Torna l’appuntamento con la rubrica “Salute & Benessere” in collaborazione con il Centro di Fisioterapia e Medicina Rialab di Montegiorgio, diretto dal dottor Michele Del Bello, fisioterapista specializzato in terapia manuale e riabilitazione della mano e dell’arto superiore. Quest’oggi, a parlare di una patologia molto diffusa come l’artrosi, nello specifico l’artrosi alle ginocchia, a Radio Fm1, è intervenuta la dott.ssa Virginia Serpe, coordinatrice dei fisioterapisti del Centro Rialab.
Ascolta l’intervista:
Cos’è l’artrosi e qual è la sua origine?
L’artrosi è la conseguenza di un processo di degenerazione della cartilagine articolare, ossia del tessuto che riveste i capi articolari allo scopo di proteggerli dagli attriti e dall’usura. Quando la cartilagine si deteriora, l’osso sub-condrale rimane esposto e va incontro anch’esso a degenerazione: si creano, così, piccole escrescenze ossee, dette osteofiti, e processi infiammatori aspecifici che interessano l’articolazione intera e i tessuti circostanti. L’origine dell’artrosi va ricercata nella combinazione di diversi fattori predisponenti: l’età avanzata, il sesso (c’è una frequenza maggiore nelle femmine rispetto ai maschi), i fattori meccanici (come i microtraumi continuativi legati a specifiche attività lavorative o sportive, malformazioni articolari, alterazioni funzionali), il sovrappeso, l’obesità e infine i fattori genetici.
Quali sono i sintomi con cui l’artrosi si manifesta?
Clinicamente l’artrosi si presenta con dolore, rigidità, tumefazione e limitazione funzionale. Il dolore solitamente compare e si accentua con il carico articolare e tende a migliorare con il riposo. La rigidità è presente soprattutto al mattino e ha una durata media di circa 10 minuti, mentre la limitazione funzionale è di grado variabile a seconda dello stadio di malattia. Tipica è anche la presenza di scrosci articolari e di tumefazione “dura”, conseguenza della presenza degli osteofiti.
Come si fa diagnosi?
La diagnosi è clinica e si basa sulla ricerca dei segni tipici dell’artrosi. Conferme vanno ricercate nell’esame radiografico sotto carico che può mostrare riduzione della rima articolare, sclerosi dell’osso sub-condrale e presenza di osteofiti. Va, però, sottolineato che frequente è la non corrispondenza tra RX e severità dei sintomi: ossia un quadro radiografico compromesso non necessariamente è legato a sintomi importanti, così come una sintomatologia importante potrebbe non trovare corrispondenza in un esame radiografico solo lievemente alterato.
Quali sono i trattamenti più indicati?
Gli strumenti a nostra disposizione sono diversi e per la loro efficacia è fondamentale che la diagnosi sia precoce. Le evidenze scientifiche ci dicono che l’esercizio terapeutico e l’educazione al movimento (insieme alla riduzione del peso corporeo quando necessario), sono i trattamenti di prima linea contro l’artrosi. A ciò vanno abbinate adeguate terapie farmacologiche e fisioterapiche. In particolare, il medico specialista somministra Fans e analgesici per la gestione del dolore e dell’infiammazione, condroprotettori per preservare la cartilagine, infiltrazioni endo-articolari di acido ialuronico e/o corticosteroidi, e dà indicazioni sulla necessità di utilizzare plantari ortopedici e tutori per correggere la meccanica di piede e ginocchio. Il fisioterapista, invece, interviene nelle fasi inziali con la terapia fisica strumentale (Tecar, Laser, Magnetoterapia, Ultrasuoni) e con la terapia manuale con l’obiettivo di ridurre i sintomi e migliorare la mobilità articolare. Progressivamente introduce il paziente all’esercizio terapeutico con attività a difficoltà e intensità crescenti allo scopo di riequilibrare la muscolatura degli arti inferiori, migliorare la deambulazione e incrementare la qualità di vita del paziente. Solo nel caso in cui il trattamento conservativo non produca i risultati auspicati, viene prospettata la soluzione chirurgica con impianto di protesi endo-articolare.
La dr.ssa Virginia Serpe visita al Centro Fisioterapico Rialab di Montegiorgio in via Faleriense est 33. Per info: www.rialab.it
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