di Antonietta Vitali
L’associazione ha organizzato la tradizionale ”passeggiata in rosa” alla scoperta del patrimonio del borgo storico. Un’occasione per ribadire l’invito ad avvicinarsi all’Avis e a far capire, soprattuto ai giovani, l’importanza del dono
Il rosa come colore dominante della mattinata di domenica 28 maggio tra le vie di Petritoli. Tanti panama di questo colore sono stati indossati da tutti i partecipanti alla ”passeggiata in rosa”, organizzata dall’Avis comunale di Petritoli alla scoperta del patrimonio storico del borgo storico.
Punto di ritrovo organizzato alle 09:30 presso uno dei luoghi più iconici del paese, i tre archi, risalenti al XV secolo. Da qui il gruppo ha proseguito lungo vicoli, piazze, palazzi storici, chiese percorrendo un percorso che ha toccato tutti i punti più suggestivi del centro storico. Sotto il racconto attento di Federico Riconi, è stato un piacere per i presenti ascoltare di un’antica porta levatoia il cui vecchio uso è ancora identificabile, dell’ex convento delle clarisse ora diventato il complesso dove si sviluppa il municipio, della stupenda chiesa di S. Andrea e S. Bonaventura, del teatro dell’Iride, della torre civica dall’alto della quale è possibile ammirare un magnifico panorama. Molti, poi, i dettagli, come archi dai significativi frontoni piuttosto che antichi elementi romani incastonati sulle facciate di alcune case, sconosciuti persino ai cittadini petritolesi, che sono stati spiegati nel corso della camminata e che hanno suscitato l’interesse dei visitatori.
Una stampa realizzata da Giancarlo Fabiani (per gli amici chiamato Lu Stampatò) presso la sua Antica Stamperia Fabiani è stato l’omaggio pensato e dedicato all’Avis di Petritoli. A ricevere il dono il presidente della sezione locale Gaetano Massucci, anche sindaco di Monte Vidon Combatte. Presente anche in passeggiata la presidente dell’Avis provinciale di Fermo Elena Simoni.
Il messaggio “dona il tuo sangue, salverai una vita” riportato sulla stampa è quello che si può definire il perfetto riassunto del messaggio che è stato trasmesso durante l’evento organizzato e cioè l’importanza del dono. L’invito dunque, ancora di più rivolto ai giovani, è stato quello di avvicinarsi all’associazione, lasciandosi ispirare dal perseguire un interesse pubblico, ossia garantire un’adeguata disponibilità di sangue e di emocomponenti a tutti coloro che ne hanno, o ne possono avere bisogno. Ma non solo, donare è importante anche per la famosa regola che sapere di fare del bene a qualcuno fa più piacere a chi lo fa che a chi lo riceve.
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