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Gentili nuovo direttore Ast Fermo. Le reazioni di Calcinaro e Donati: «Bene la nomina. Ora lavoriamo su perequazione, personale e Emodinamica»

SANITÀ - Gilberto Gentili è stato nominato ufficialmente da Palazzo Raffaello come nuovo direttore generale Ast Fermo. Il sindaco di Fermo e presidente della Conferenza dei Sindaci Paolo Calcinaro, e il segretario regionale Cisl Fp Giuseppe Donati: «I temi da affrontare sono tanti. Ringraziamo l'ex commissario Roberto Grinta per l'impegno e il lavoro svolto»

Paolo Calcinaro

«Faccio i miei auguri al nuovo direttore generale dell’Ast di Fermo, il dottor Gilberto Gentili e colgo l’occasione per ringraziare il dottor Roberto Grinta che ha svolto il suo compito con grande impegno». È il saluto del sindaco di Fermo e del presidente della Conferenza dei Sindaci, Paolo Calcinaro, al nuovo vertice della sanità fermana. Ieri, dopo un pomeriggio concitato, alla fine da Palazzo Raffaello è arrivata l’ufficialità sulle nomine. Se Gentili è il nuovo direttore generale dell’Ast di Fermo, quelle di Ancona, Pesaro, Macerata ed Ascoli sono state assegnate rispettivamente a Giovanni Stroppa, Nadia Storti, Daniela Corsi e Nicoletta Natalini. La mole di lavoro è ingente, soprattutto a Fermo. Su cosa ci si concentrerà sin da subito? «I temi da affrontare sono già riportati in cinque documenti diversi stilati da tutti i sindaci – ha affermato Calcinaro -. Occorrerà un riequilibrio del budget, un incremento del personale, l’estensione dell’Emodinamica anche per le urgenze e infine bisognerà discutere sul futuro del Murri».
Intanto sono arrivate anche le reazione del mondo del sindacato. «Tutto il gruppo dirigente della Cisl Fp Marche del territorio di Fermo, si complimenta per il prestigioso incarico con il neo direttore, augurandogli buon lavoro ma soprattutto di poter collaborare fattivamente nel pieno rispetto dei reciprochi ruoli, con le Organizzazioni Sindacali e con la Cisl Fp in particolare, essendo primo sindacato, per iscritti e rappresentanti Rsu, in Ast Fermo – ha esordito il segretario regionale Cisl Fp, Giuseppe Donati -. Ringraziamo il dottor Roberto Grinta per l’ottimo lavoro svolto in condizioni difficili, con risorse limitate e con un gap da recuperare rispetto ad altri territori delle Marche. Va riconosciuto all’ex commissario di aver riportato all’interno della Ast, dopo anni difficili e di contrapposizione con la passata direzione, un clima sereno e di reciproco rispetto. Inoltre, aver fatto investimenti importanti sulla medicina territoriale e non ultima, di aver avviato Emodinamica, un servizio atteso da moltissimi anni. Certo, è ancora stata attivata solo per gli interventi programmati, comunque non è un risultato da poco».

Giuseppe Donati

«Il direttore generale Gentili non avrà molto tempo per festeggiare la nomina – ha continuato Donati -. I problemi da affrontare e da risolvere sono molti e complessi. Prima tra tutti quello dell’adeguamento della dotazione di personale con le effettive necessità assistenziali e prestazionali sia in ambito ospedaliero che territoriale. Le liste di attesa, di cui lui stesso ha parlato, non potranno essere abbattute senza i professionisti necessari. È immorale che alle donne e agli uomini della sanità fermana, qualche coordinatore o incarico di funzione, chieda di sacrificare la propria vita familiare e personale, rinunciare ai diritti contrattuali del riposo e delle ferie, per coprire i turni scoperti quindi mantenere la continuità assistenziale nei reparti. Come Cisl Fp diciamo con fermezza che i nostri professionisti, per grandissima parte e per loro fortuna, lavorano per vivere e non vivono per lavorare».
Come ribadito anche da Calcinaro, c’è poi il nodo legato al personale. «Grinta aveva iniziato a lavorarci, prorogando tutti i contratti a tempo determinato scaduti a fine aprile, fino al 31 dicembre 2023. Questo perchè i conti della Ast di Fermo, differentemente da quelli di altri territori, risultano in ordine avendo affrontato l’emergenza pandemica con risorse irrisorie rispetto ad altri. Fermo non ha mai avuto ad esempio, centinaia di dipendenti a tempo determinato molti dei quali in sovrannumero rispetto ai piani di fabbisogno. Nonostante questo però, gli operatori della Ast di Fermo, che hanno lottato negli anni difficili della pandemia oltre le loro forze, non sono ancora stati stabilizzati. Questo vulnus, ad iniziare da coloro che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione decreto Madia, va immediatamente sanato».


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