facebook twitter rss

Cesetti sul futuro della Bakery: «Servono risposte per lavoratori e ambiente»

FERMO - A quasi sei mesi dall'incendio nella zona industriale di Girola, si poco o nulla sul destino dei circa 160 lavoratori e sul futuro dello stabilimento. Ecco l'interrogazione in Regione presentata dal consigliere del Partito Democratico

 

A quasi sei mesi dall’incendio che ha distrutto lo stabilimento Bakery nella zona industriale Girola di Fermo, si sa ancora poco o nulla sul destino dei circa 160 lavoratori, sul futuro del sito stesso, nonché sui risultati relativi al monitoraggio ambientale effettuato dall’Arpam dopo l’incidente. Per questi motivi, il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale.

 

Fabrizio Cesetti

«Purtroppo – spiega Cesetti – dopo un primo interessamento dell’assessore Aguzzi, la questione sembra essere caduta nell’oblio. Eppure stiamo parlando di un’azienda molto importante per il nostro territorio. A oggi, sappiamo che per molti dipendenti è scattata la cassa integrazione, mentre ad altri sono stati proposti dei trasferimenti temporanei in stabilimenti fuori regione. Più difficile ancora è la situazione di tanti interinali, che a questo punto rischiano di perdere la loro fonte di reddito. È evidente che questa situazione di incertezza e precarietà non può continuare a lungo. La Regione deve dare risposte sui livelli occupazionali e, coinvolgendo la proprietà e le organizzazioni sindacali, deve mettere in campo tutte le azioni possibili per salvaguardare il sito industriale e i posti di lavoro».

Ma oltre al fronte occupazionale, a preoccupare Cesetti è anche l’aspetto ambientale.

«Da diverse segnalazioni che mi sono pervenute – conclude il consigliere dem – sembra che l’area interessata dall’incendio sia attualmente particolarmente compromessa a livello ambientale. A essere denunciata, in particolare, è la presenza di materiali lasciati lì a marcire, i quali, favorendo la presenza insalubre di insetti e animali, rischiano avere effetti dannosi sia per i residenti che per le altre attività della zona, specie in vista dell’aumento delle temperature estive. Occorre dunque che, anche su questo tema, la Regione Marche intervenga immediatamente per garantire la salute pubblica».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti