di Sandro Renzi
Nessuno sconto per chi lascia giardini ed aree verdi abbandonati. Ci voleva un ordinanza a firma del sindaco Vesprini, peraltro subito esecutiva, perché si mettesse nero su bianco qualcosa che dovrebbe apparire scontata: giardini, terreni incolti, aree artigianali dismesse vanno custoditi, in caso contrario scattano le sanzioni amministrative. Al centro finisce ovviamente il decoro della città a cui devono contribuire tanto l’Amministrazione comunale, per quelle che sono le sue competenze, quanto i privati cittadini ai quali viene ora imposto di fare manutenzione sulle aree di proprietà e ciò perché, ricorda l’ordinanza stessa «l’abbandono e l’incuria delle aree private è potenziale causa di disagi e
danni per tutti, e la mancata rimozione di vegetazione spontanea, arbusti, potature e rifiuti accumulati nei terreni, spesso a ridosso di strade pubbliche, o la scarsa manutenzione di canali di scolo, aumentano il rischio di incendi, proliferazione di animali infestanti e allagamenti» oltre a contribuire ad una generale percezione di degrado urbano.
Il provvedimento del sindaco punta quindi ad una tutela dell’ordine e del decoro cittadino, della salute e dell’igiene pubblica. In concreto, i proprietari di queste aree dovranno provvedere allo sfalcio, alla rimozione e allo smaltimento delle erbe infestanti, nonché alla pulizia delle aree dai rifiuti presenti, ma dovranno anche porre in essere i necessari interventi di pulizia di prati e giardini con particolare riguardo a quelli posti in prossimità delle strade o di spazi pubblici. Anche le siepi dovranno essere potate e i rami delle piante e delle alberature che rischiano di limitare la visibilità e la circolazione dei mezzi a loro volta tagliati. Altro obbligo previsto quello di «mantenere in perfetto stato di conservazione le essenze arboree prospicienti o comunque visibili dalla pubblica via, assicurando che le stesse permangano in adeguato stato di conservazione attraverso le necessarie manutenzioni, nonché di curare la pulizia delle stesse. Tali interventi dovranno essere effettuati in modo ciclico, con continuità durante l’anno solare, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità». Le sanzioni amministrative previste in caso di inadempienza variano da un minimo di 25 ad un massino di 500 euro. «Oltre al pagamento della sanzione pecuniaria prevista, il protrarsi dell’inadempimento per un periodo superiore ai 10 giorni dall’accertamento della violazione della presente ordinanza comporterà l’avvio d’ufficio degli interventi di pulizia dei lotti interessati con addebito delle spese a carico del contravventore» si legge ancora nell’atto. Agli agenti della polizia giudiziaria vengono infine demandati i controlli e dunque la verifica dell’esecuzione dell’ordinanza stessa.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati