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Fermana, il dg Tubaldi rassicura i tifosi: «L’iscrizione non è a rischio». Ma il budget si riduce del 35%

FERMO - Il direttore canarino risponde alle domande dei cronisti: «La fideiussione è stata fatta dai soci. Resta solo chi crede nella salvezza». Difficile la permanenza di Protti e Andreatini. Fatta chiarezza anche sulla questione debiti e sugli sponsor, con Finproject che non è più il main sponsor

Il direttore generale della Fermana, Andrea Tubaldi

di Matteo Malaspina

Ci mette la faccia il direttore generale della Fermana, Andrea Tubaldi. E lo fa nonostante la situazione finanziaria della società «è preoccupante ma sostenibile». Il dg canarino ha incontrato questo pomeriggio la stampa allo stadio Bruno Recchioni e si è messo a disposizione dei giornalisti per spiegare tutte le situazioni riguardo la società calcistica di Fermo, dall’iscrizione alla Lega Pro, alla questione fideiussione, fino ai debiti e al budget per la costruzione della squadra.

FIDEIUSSIONE E ISCRIZIONE

Non è in dubbio l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Tubaldi rassicura tutti e lo fa annunciando che «la fideiussione è stata fatta e arriverà a giorni ma abbiamo l’ok. Le pratiche stanno procedendo e lo scoglio più grande è stato superato».

Una fideiussione assicurativa stipulata con le Generali di Pesaro, non bancaria come lo scorso anno perché «la Carifermo ci ha fatto delle condizioni peggiorative rispetto all’assicurazione che non ci ha chiesto il deposito ma solo le firme. È meno impegnativa e non va nella crif bancaria».

A firmarla sono stati i soci e ma non Maurizio Vecchiola: «Un accordo preso lo scorso anno tra Vecchiola e i soci. Finproject non è più main sponsor della Fermana ma Maurizio si è impegnato a portare altri sponsor».

Il direttore elogia la società che «c’è e va ringraziata per quello che ha fatto fino ad oggi. Lo scorso anno di questi tempi stavamo parlando se iscriverci in promoziona o eccellenza e, nonostante tutto abbiamo ottenuto una salvezza senza soffrire molto. Tutto ciò grazie alla famiglia Simoni, a Vecchiola e a Scheggia, ma soprattutto ai tifosi che ci sono stato sempre vicini».

SPONSOR

Ci sperava Tubaldi che Vecchiola ci ripensasse ma così non è stato, anche perché non dipende da lui visto che la Finproject è ora di proprietà dell’Eni e deve rendere conto ad un cda. Se ne vanno dunque 500 mila euro di sponsor. «Necessitiamo di nuovi sponsor e nuove forze all’interno della società. La Fermana è in vendita da anni ma rimane difficile farlo e quindi bisogna andare avanti con le risorse che si hanno – dice Tubaldi -. Lo scorso anno sono arrivati, grazie al lavoro di Bompadre, 450 mila euro di sponsorizzazioni dal territorio fermano che dubito quest’anno possano aumentare. Sono un po’ preoccupato ma credo che riusciremo a fare una squadra competitiva».

Un passaggio anche sul premio Cesarini che ha permesso alla società di allacciare rapporti con alcuni imprenditori, «specialmente con due (Carron è tra questi) con cui abbiamo parlato e sono interessati ad una sponsorizzazione importante».

DEBITI

E se i soldi degli sponsor calano, aumentano i debiti. O meglio, ne escono fuori di nuovi. «La Fermana ha un importante debito con l’erario. In più, da pochi giorni, è stato scoperto un debito di 500 mila euro per un finanziamento preso 3 anni nel periodo Covid che i soci pensavano fosse autofinanziato dalla Figc ma che non è così. C’è dunque da pagare 11 mila euro al mese per estinguerlo – dice il dg -. C’è stato anche un controllo dell’Inps per delle questioni di anni precedenti e la società è stata sanzionata, inoltre ci sono 7/8 mila euro di debiti per quanto riguarda il pagamento di ragazzi del settore giovanile alle società del territorio. Una situazioni debiti importante, soprattuto se non hai dei grandi sponsor».

Tubaldi ha anche dato i numeri dei costi sostenuti dalla società la scorsa stagione: «La Fermana ha speso 1 milione e 800 mila euro totali, tra prima squadra, settore giovanile e spese varie. Di questi, il monte ingaggi lordo è di 622 mila euro (escluso lo staff tecnico)»

 

PROTTI, ANDREATINI E MALUMORI SOCIETARI

Se ne sono dette tante sui mal di pancia all’interno della società. Troppe forse, tanto da costringere Tubaldi a fare chiarezza: «All’interno i soci sono uniti. Certo, ci si scontra ma non c’è una spaccatura. Per quanto riguarda l’amministratore delegato Vinicio Scheggia, sì è vero, è stanco ma perché ha una grande responsabilità ed è molto impegnato».

«Con il mister e il ds parlerò la prossima settimana e capisco se fanno un passo indietro, vista la situazione finanziaria non così rosea – dice il direttore canarino lasciando credere che difficilmente Protti e Andreatini faranno parte del progetto Fermana il prossimo anno -. Vanno capiti e ringraziati. Non mi hanno ancora detto se se ne vanno ma mi metto nei loro panni e con il 35% di budget in meno rispetto allo scorso anno è difficile. Però non ci facciamo trovare impreparati: ho già parlato con molti allenatori e diversi direttori sportivi ma chi viene a Fermo deve credere nella salvezza, così come pure chi resta».

ROSA

Costruire una rosa con pochi soldi non è semplice. Magari si può fare ma trovare giocatori competitivi resta difficile, nonostante lo scorso anno è stata fatta un’impresa. «Terz’ultima squadra per quanto riguarda gli ingaggi ma abbiamo fatto bene. Se mettiamo in campo ragazzini bravi e 5/6 giocatori esperti, con la giusta fame e la giusta grinta, è difficile venire a Fermo a fare punti – dice Tubaldi che si sofferma su un nome, quello del capitano Manuel Giandonato che è già stato confermato -. Resta? L’ho sentito telefonicamente ed è sereno. Poi ci incontreremo faccia a faccia e vedremo».

Di proprietà della Fermana sono anche Graziano, Fischnaller, Eleuteri, Scorza e gli under Pinzi, Vessella, Pampano e Spedalieri. Oltre ai giovani in prestito (vedi Pistolesi, Diouane, Mangiaracina e Tavoni) che possono rappresentare un tesoretto per la società nel caso arrivino offerte importanti.

IL PROGETTO

Se la situazione finanziaria non è top, comunque non si smette di programmare e progettare in casa Fermana. «Abbiamo presentato un progetto per il rifacimento della Cops, tramite ad una società amica, per il rifacimento di due campi sintetici. Potrebbe diventare la nostra nuova casa, visto che spendiamo 130 mila euro per l’affitto dei campi – conclude Tubaldi -. La proposta è stata fatta al sindaco che sta parlando con il Ministero dell’Interno. Speriamo che i tempi non siano troppo lunghi».


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