di Federico Ameli
Colli del Tronto capitale dell’internazionalizzazione e del Made in Italy nel mondo, almeno per 5 giorni. Come noto, infatti, la cittadina del Piceno ospiterà la 32° Convention delle Camere di Commercio Italiane all’estero, accogliendo sul territorio delegati, rappresentanti istituzionali ma soprattutto imprenditori provenienti da ogni angolo del pianeta.
A dare il primo annuncio ufficiale, lo scorso 12 gennaio, era stato Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, che nel fare il punto sul Bando Fiere 2023 nella sede ascolana di via Mercantini aveva anticipato l’organizzazione di un evento di risonanza mondiale, in grado di convogliare nel Piceno gli Stati generali dell’internazionalizzazione, poi rilanciato al Micam.
Ora, a cinque mesi di distanza, la pubblicazione dei dati export nazionali e regionali relativi al primo trimestre 2023 rappresenta l’occasione ideale per presentare un evento cruciale per le sorti economiche – e non solo – del territorio provinciale e regionale, in programma dal 16 al 20 giugno.
«La Convention di Colli contribuirà a evidenziare l’importanza dell’export per l’Italia e il ruolo di spicco svolto dal sistema camerale anche all’estero – esordisce Andrea Prete, presidente Unioncamere, nel corso della conferenza stampa convocata in modalità telematica – Non possiamo in alcun modo pensare di privarci del sistema camerale, soprattutto in ottica piccole e medie imprese. L’export ha sostenuto in maniera notevole l’economia nel momento di ripresa dall’emergenza sanitaria, facendo registrare un fatturato di 640 miliardi lo anno scorso, con un incremento di 100 miliardi rispetto al 2019. Al di là dell’apporto dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi, numeri del genere testimoniano un export di livello, che ha consentito al nostro Paese di fare meglio di Francia e Germania in percentuali di crescita e di risultare in alcuni settori il primo Paese al mondo.
Il prodotto italiano – conferma Prete – è preferito anche a un costo leggermente maggiore, a conferma dell’appeal esercitato in tutto il pianeta. D’altra parte, l’Italia è il Paese che più diversifica le esportazioni nei diversi settori economici. L’obiettivo, ora, è mettere in condizione di esportare regolarmente anche chi, finora, ha sperimentato solo in maniera saltuaria questi mercati».
Saranno circa 200 i rappresentanti delle Camere di Commercio Italiane all’Estero che sbarcheranno nelle Marche per la loro Convention annuale, con oltre 1.300 incontri personalizzati già fissati con 260 imprese che vogliono esplorare le opportunità garantite dall’internazionalizzazione.
Come confermato da Mario Pozza, presidente Assocamerestero, a convincere gli organizzatori a puntare su Colli e sul Piceno è stata la forza di un territorio fortemente riconosciuto e apprezzato a livello internazionale per le sue eccellenze manifatturiere, paesaggistiche e culturali.
«Ospiteremo i rappresentanti di 80 Camere di Commercio provenienti da ben 59 Paesi, istituzioni storiche e radicate sul territorio estero, in un evento fondamentale per lo sviluppo delle nostre piccole e medie imprese – spiega Pozza, alla sua prima convention mondiale dopo l’elezione dello scorso ottobre – Il fare impresa italiano continua a piacere e, in quest’ottica, un’occasione del genere può far crescere ulteriormente i nostri numeri. C’è tanta voglia di Made in Italy in giro per il mondo e le Marche rappresentano la location perfetta per una convention del genere. Ringrazio il presidente Sabatini, il suo segretario Fabrizio Schiavoni e la giunta regionale che ha sostenuto l’organizzazione della convention in un momento storico così delicato. Le opportunità, però, ci sono – assicura – basta metterle a frutto. Le Camere hanno mostrato quest’anno un fortissimo interesse nei confronti del tessuto imprenditoriale marchigiano, partecipando attivamente nella programmazione degli incontri B2B, a conferma della forte interconnessione che la rete camerale italiana all’estero vuole avere con i territori e sui territori».
In questo senso, l’aumento pari al 101,9% rispetto allo scorso anno fatto segnare dal valore provvisorio dell’export marchigiano registrato nel corso del primo trimestre – 8.066 milioni di euro – evidenzia al meglio le straordinarie potenzialità del tessuto economico e imprenditoriale marchigiano, che il sistema delle Camere di Commercio intende continuare a sostenere e sviluppare. Se Marche fa rima con export, il caso del Piceno è decisamente eclatante: quadruplicato il valore delle esportazioni rispetto ai primi tre mesi del 2022. Bene anche Fermo, con un +19,8%, mentre il fanalino di coda marchigiano è rappresentato da Pesaro e Urbino (-1,1%).
«Le province marchigiane hanno fatto registrare numeri a macchia di leopardo, ma comunque molto importanti – conferma Gino Sabatini – Riusciamo a tenere bene su diversi mercati e possiamo contare su un trend molto alto, non solo grazie ai numeri eccellenti del settore farmaceutico. Questi risultati sono indubbiamente frutto anche della compattezza istituzionale messa in campo per promuovere un’internazionalizzazione a misura delle imprese che intendiamo continuare a coinvolgere in questo processo di apertura ai mercati esteri. Si tratta in particolare delle piccole e medie imprese che hanno aderito con entusiasmo agli incontri B2B – prosegue – con brand e prodotti di qualità da inserire in questi mercati. Amsterdam, Singapore, New York, Dubai, Francoforte, Tokyo – elenca Sabatini – queste sono solo alcune delle realtà in contatto con il tessuto imprenditoriale marchigiano. Per noi è una grandissima opportunità e, con tutta probabilità, assisteremo al più alto numero di incontri B2B mai promossi nella nostra regione. Ringrazio Unioncamere e la Regione, che grazie al proficuo rapporto di collaborazione instaurato nel tempo ci offre la possibilità di agganciare i principali stakeholder del territorio e incrementare dei numeri già significativi, anche in ottica turistica. Supereremo le 900 presenze in loco e presenteremo le Marche al mondo intero».
Come anticipato nel corso della conferenza stampa, la Convention di Colli prevede, oltre agli usuali incontri interni all’associazione, due momenti dedicati nello specifico al territorio e alle imprese marchigiane.
Il primo è il 16 giugno, giornata degli Stati generali dell’Internazionalizzazione, dove a fare il punto sul tema saranno massime autorità istituzionali internazionali e nazionali. Altra data fondamentale sarà poi quella del 19 giugno, quando andranno in scena gli incontri tra delegati internazionali e imprese marchigiane. Con la formula one-to-one gli imprenditori marchigiani potranno conoscere direttamente le opportunità offerte dai mercati internazionali di interesse e a loro volta presentarsi ad essi attraverso l’intermediazione dei referenti delle Camere di Commercio di tutto il mondo.
«L’opportunità offerta da Unioncamere ci rende particolarmente orgogliosi – afferma il presidente regionale Francesco Acquaroli, intervenuto in conferenza stampa – Si tratta di un palcoscenico di cui siamo inevitabilmente grati. In questi anni, insieme alla Camera di Commercio delle Marche, abbiamo messo a punto una strategia volta a creare il giusto ambiente per le imprese, da tutelare e salvaguardare per farle crescere più possibile. Abbiamo l’opportunità di sostenere le micro, piccole e medie nell’accedere a mercati esteri a cui normalmente sarebbero impossibilitate a presentarsi: tutto ciò è una ricchezza incredibile per noi, perché ci fa crescere e confrontare con circuiti che sono senza dubbio da stimolo. Ragioniamo su come continuare a crescere non solo dal punto di vista economico, ma anche prospettico. In questo senso, non possiamo mettere da parte il tema dello spopolamento e l’abbandono delle aree interne. Vogliamo innescare un sistema virtuoso, anche grazie alla collaborazione con il sistema universitario e di formazione. Quelle di Colli – prosegue – saranno senz’altro giornate interessanti e stimolanti, utili a conoscere il mercato estero. Sul fronte istituzionale, invece, dovremo confrontarci con le rappresentanze ai massimi livelli per individuare i prossimi step e percorsi da intraprendere insieme. Il presidente Sabatini ha creduto a questo evento fin dall’inizio – conclude – lavorando in maniera instancabile già dal periodo del Covid: per noi questi 5 giorni rappresentano l’opportunità per allontanare definitivamente il momento pandemia, far venire soggetti e player sul territorio e far conoscere loro le nostre realtà, mostrare la forza di Unioncamere e del sistema camerale all’estero. In questo modo può crescere l’Italia nel mondo e possono crescere anche le Marche».
Il programma completo della convention è disponibile a questo link
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