facebook twitter rss

Prima il “cavallo di ritorno” poi la nuova estorsione per le spese legali dopo la perquisizione: due arresti

PORTO SANT'ELPIDIO/FERMO - Un professionista di Porto Sant'Elpidio, poco dopo il furto, era stato contattato telefonicamente da due persone di Lido Tre Archi che gli chiedevano 1000 euro in cambio del suo computer, richiesta che la vittima ha assecondato considerata l’importanza che aveva il computer per la sua attività lavorativa. I due arrestati dovranno rispondere di ricettazione ed estorsione continuata in concorso

di redazione CF

La Squadra Mobile di Fermo, nella giornata di ieri, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Fermo su richiesta della Procura, nei confronti di due italiani per i reati di ricettazione ed estorsione continuata in concorso.

La vicenda trae origine dal furto subito da un professionista, residente a Porto Sant’Elpidio, presso il suo studio professionale da cui, alcune settimane fa, erano stati sottratti due computer, dei quali uno marchio Apple. L’uomo ha sporto denuncia per il furto subito e immediatamente la Polizia di Stato ha fatto scattare le indagini. Attraverso il sistema di localizzazione presente sul computer si è accertato che lo stesso era stato localizzato a Lido Tre Archi. Così i poliziotti hanno visionato a visionare le immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza del quartiere notando, in orario corrispondente a quello in cui vi era stata la localizzazione, un uomo, ben noto ai poliziotti fermani per i suoi trascorsi giudiziari, la cui base è proprio a Lido Tre Archi, trasportare un computer dalle caratteristiche assolutamente compatibili con quelle del computer oggetto di furto.

Considerati gli indizi, la Squadra Mobile ha informato l’Autorità giudiziaria richiedendo l’emissione di un decreto di perquisizione a carico di quel soggetto. Alcuni giorni fa è stata eseguita la perquisizione ma il computer, purtroppo, non c’era. Infatti, come è stato successivamente accertato, proprio nella stessa giornata la vittima si era recata dalle forze di polizia per ritirare la denuncia dichiarando di aver ritrovato il computer.

La versione del ritrovamento non ha convinto gli investigatori che hanno convocato immediatamente la vittima in ufficio chiedendo contezza di quanto dichiarato ed acquisendo anche i dati del suo traffico telefonico nonché i movimenti bancari effettuati e con non poca difficoltà sono riusciti a farsi raccontare la verità su quanto accaduto.

L’uomo, poco dopo il furto, era stato contattato telefonicamente da due persone che gli chiedevano 1000 euro in cambio del suo computer, richiesta che la vittima ha assecondato considerata l’importanza che aveva il computer per la sua attività lavorativa. I due malviventi gli hanno anche imposto di ritirare la denuncia fatta e proprio quello ha insospettito i poliziotti della Squadra Mobile che, nel frattempo, avevano appena eseguito la perquisizione a casa di uno dei due non ritrovando, ovviamente, il computer che era già stato restituito alla vittima. Il malvivente, non pago, dopo la perquisizione subita si è recato di nuovo dalla vittima pretendendo altri 500 euro per pagare le spese legali che avrebbe affrontato a seguito della perquisizione, intimorendolo con la minaccia che se non gli avesse dato quei soldi avrebbe avuto da preoccuparsi lui e la sua famiglia.

«L’indagine lampo effettuata anche mediante i riscontri dei prelievi effettuati dalla vittima per pagare il cosiddetto “cavallo di ritorno”, nonché le chiamate ricevute dalla vittima, hanno permesso – spiegano dalla Questura – di delineare la pericolosità spiccata dei due soggetti e, considerati anche i loro precedenti specifici, l’Autorità giudiziaria ha emesso nei loro confronti la misura cautelare della custodia in carcere. I due italiani, uno marchigiano di circa 40 anni e l’altro, campano, di circa 50 anni, residente a Lido Tre Archi e con precedenti specifici, sono stati arrestati e accompagnati in carcere a Fermo a disposizione dell’Autorità giudiziaria».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti