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Vaccini bluff, chiusa l’inchiesta: sono 77 le persone indagate

IL CASO - A scoprire le false vaccinazioni erano stati gli uomini della Squadra Mobile di Ancona avviando l'indagine denominata 'Euro Green Pass'. Le finte inoculazioni venivano pagate dai 300 fino ai 500 euro

Una finta vaccinazione al Paolinelli di Ancona

 

False inoculazioni di vaccino per ottenere il Green Pass. Il caso esplose la mattina del 10 gennaio dello scorso anno quando, attorno alle 8, al centro Paolinelli di Ancona arrivarono improvvisamente le Volanti, a seguito di un’indagine della Squadra Mobile dorica, coordinata dalla procura, denominata ‘Euro Green Pass’.
Il caso vide una serie di misure cautelari in ordine ai reati continuati di corruzione, falso ideologico e peculato commessi in concorso da indagati, coinvolti in numerose vicende corruttive, finalizzate all’indebito rilascio di Green Pass. Un infermiere venne prelevato dal centro e accompagnato a Montacuto: l’accusa era che il vaccino anti Covid, anziché iniettarlo lo schizzava nel cestino.

Il tutto avveniva nella privacy assicurata dalla tendina della postazione nell’hub ma, allo stesso tempo, fu immortalata dalle telecamere nascoste messe dagli inquirenti.

Oggi, la maxi indagine dei vaccini bluff si è conclusa con 77 persone accusate a vario titolo di corruzione, peculato e falsità ideologica, reati in concorso e continuati. Tra i 77 indagati ci sono anche i presunti “clienti”: persone che avrebbero pagato per avere il Green Pass senza fare la dose richiesta. Sono invece 8 le posizioni archiviate.


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