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Giornata mondiale del donatore di sangue. Lanciotti, Simoni e Birilli a Radio Fm1: «Importante sensibilizzare i giovani» (Video)

FERMO – In occasione della giornata mondiale del donatore di sangue, ieri pomeriggio a Radio Fm1 Giovanni Lanciotti, vicepresidente dell’Avis regionale, Elena Simoni, presidente dell’Avis provinciale, e Natascia Birilli, presidente dell’Avis provinciale giovani, per sensibilizzare i cittadini sul tema del dono, indispensabile per il sistema sanitario, con un occhio ai giovani
L'intervista ai vertici Avis ai microfoni di Radio Fm1

Da sx Elena Simoni, Giovanni Lanciotti, Natascia Birilli

di Francesco Silla

Ieri, intervistati da Alessandro Luzi, negli studi di Radio Fm1 sono intervenuti Giovanni Lanciotti, vicepresidente dell’Avis regionale, Elena Simoni, presidente dell’Avis provinciale di Fermo, e Natascia Birilli, presidente dell’Avis provinciale giovani di Fermo, in occasione della giornata mondiale del donatore di sangue, ieri appunto. Un appuntamento per sensibilizzare la cittadinanza su un’azione importante per il sistema sanitario come il dono di sangue e plasma.

«Su idea dell’Avis provinciale abbiamo deciso di fare un appello attraverso questa radio, nella giornata in onore dei donatori di sangue e di plasma – ha esordito Lanciotti -. L’organizzazione mondiale della sanità ha lanciato uno slogan per celebrare questa giornata: “dona sangue, dona plasma, condividi la vita e condividila spesso”. Su queste parole non ci sono commenti da fare. Il messaggio che l’Oms vuole dare è quello di donare il sangue con frequenza. In tutte le associazioni che si occupano della donazione del sangue, moltissime sono le manifestazioni organizzate. Nella provincia di Fermo abbiamo cercato di far passare questo messaggio in maniera capillare attraverso le Avis comunali. A livello regionale siamo sempre in movimento. Dobbiamo affrontare delle criticità. Le donazioni stanno avendo una leggera flessione e c’è bisogno quindi di coinvolgere soprattutto i giovani. Il sangue e il plasma sono fondamentali per gli ospedali e le sale operatorie. È una risorsa che va ricercata giorno per giorno per garantire l’autosufficienza. Qualche campanello di allarme c’è, ma bisogna contrastarlo».

Elena Simoni ha poi fornito una panoramica sulla provincia di Fermo riguardo le donazioni di sangue: «La criticità maggiore che noi stiamo vivendo, e che vivremo soprattutto nel periodo estivo, riguarda la carenza di medici. Nel mese di luglio ne mancheranno tre. Un altro appello che vogliamo fare è quello all’Ast. Abbiamo bisogno di nuove forze per tenere aperti i centri di donazione. Per quanto riguarda la raccolta, dal 2022 a questa parte del 2023, siamo arrivati a 571 sacche di plasma, 100 in più rispetto allo scorso anno. C’è un segnale positivo. in merito al sangue, dalle 2731 del 2022, quest’anno siamo arrivati a 2962 sacche. Ovviamente sullo scorso anno influiva ancora la pandemia. Ma non dobbiamo fermarci a questi iniziali segnali positivi. Il fabbisogno è alto. Stiamo preparando la campagna estiva con lo slogan: “Prima di andare in vacanza, ricordati di donare”. È un piccolo dovere ma di cui torna tanto indietro. Tra giugno e luglio abbiamo molti appuntamenti. Il 18 giugno la festa dei 60 anni di Montegranaro. Continuano poi le nostre camminate in rosa. La prossima sarà a Monte Urano il 25 giugno. Ce ne sarà poi un’altra a luglio a Monte San Pietrangeli. Come provinciale, inoltre, parteciperemo a un torneo di calcetto organizzato dal comitato Ete Caldarette, all’insegna della sensibilizzazione».

Novità di quest’anno è l’apertura dell’Avis provinciale giovani: «È nato da poco un gruppo di giovanissimi donatori di cui siamo molto fieri. A volte per mancanza di informazione le nuove leve rimangono distanti da questo gesto di enorme valore. Devono diventare una colonna della nostra associazione. Quelli nella fascia di età tra i 18 ed i 35 anni sono i più sani e quindi i migliori donatori di sangue».

«È molto importante sensibilizzare i giovani e questo gruppo è nato per tale motivo – ha spiegato, quindi, Natascia Birilli – Io ho iniziato facendo accoglienza nei centri di raccolta. Sono passata poi al direttivo e con altri ragazzi abbiamo deciso di impegnarci per sensibilizzare chi ha la nostra età. Vogliamo creare eventi per le nuove generazioni. L’ultimo a cui ho partecipato è stato quello di Filottrano, in cui abbiamo affrontato il benessere psicofisico e alimentare, fondamentale per il donatore. Il mio appello è rivolto a tutti i ragazzi. Dobbiamo informare in maniera migliore e rivolgerci a loro in modo diverso, magari con attività adatte a coinvolgerli. Se con un piccolo gesto che non ci danneggia possiamo salvare una vita, perché non farlo?».


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