facebook twitter rss

Captazione idrica dal Tenna, Treggiari torna alla carica e l’ipotesi Gerosa prende quota

L'EX SINDACO di Amandola: «Ciip è autorizzata a dirottare duecento litri al secondo per sei mesi, sino ad un totale di tre milioni di metri cubi (una volta e mezza il contenuto del lago di San Ruffino) però si fermerà alle minime quantità sopra descritte. Resto basito. Ma, di grazia, chiedo: perché allora spendere undici milioni di euro per un prelievo così ridotto, meno di cinquantamila litri a fronte di tre milioni autorizzati?»

L’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari

«La triste vicenda del prelievo dell’acqua sul Tenna, da parte della Ciip, sta assumendo toni grotteschi. Dopo aver inserito nel progetto dell’anello di interconnessione idrica degli acquedotti delle province meridionali delle Marche, che indubbiamente ha una sua logica, la derivazione diretta sul fiume Tenna, la stessa Ciip, che sperava di portare a casa il risultato all’insaputa dei cittadini della vallata omonima, sente il dovere di uscire allo scoperto. Lo fa, però, con l’atteggiamento di chi sa di avere il coltello dalla parte del manico, considerato che l’iter di avanzamento di aggiudicazione dell’appalto dei lavori è pressoché giunto al termine». A parlare, o meglio a scrivere, è l’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari che oggi torna, con una nota, sull’annosa questione della captazione delle acque dal fiume Tenna.

«In sostanza, il gestore dice di avere tutte le autorizzazioni in mano, ed è vero; comunica di essere autorizzato al prelievo dei duecento litri al secondo per sei mesi all’anno, ma intende tranquillizzarci, dicendo che poi non sarà così. Al massimo si limiteranno a prelevare cento litri per una durata di circa cinque giorni. A questo punto, la mia mente – scrive Treggiari – va in tilt. Ricapitoliamo. Ciip è autorizzata a dirottare duecento litri al secondo per sei mesi, sino ad un totale di tre milioni di metri cubi (una volta e mezza il contenuto del lago di San Ruffino) però si fermerà alle minime quantità sopra descritte. Resto basito. Ma, di grazia, chiedo: perché allora spendere undici milioni di euro per un prelievo così ridotto, meno di cinquantamila litri a fronte di tre milioni autorizzati? Credo sia sperpero di soldi pubblici; oltretutto, per portare quella poca acqua al potabilizzatore di Gerosa bisognerà anche pomparla e quindi spendere ulteriori risorse economiche per l’energia elettrica».

«Faccio una proposta, alla luce delle considerazioni edulcorate della Ciip. Considerato che ai Comuni di Montefortino e Comunanza, nonché al Consorzio di Bonifica, il prelievo dalla condotta irrigua di Gerosa sta bene, perché non prelevare acqua, per gli ulteriori pochi litri necessari, tutta da quel sito? La soluzione proposta (già dal coordinamento di difesa del fiume Tenna) non comporterebbe danni ambientali e gestionali, in quanto sostenibile per Gerosa, date le sue dimensioni, e sarebbe volentieri accettata, come hanno già comunicato, dagli enti della vallata dell’Aso».

Il coordinamento alla Ciip: «Non toccate il Tenna, prelevate acqua solo dal lago di Gerosa»

Prelievo idrico dal Tenna, la Ciip: «Si parte in autunno, si tratta di opere necessarie se vogliamo che l’acqua continui ad uscire dai nostri rubinetti»

«I milioni di metri cubi che la Ciip potrà sottrarre al Tenna uccideranno il fiume» La denuncia di Treggiari


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti