di Sandro Renzi e Giorgio Fedeli
Sotto alla brace cova una calma solo apparente. Nei fatti, le indiscrezioni raccolte e le voci di corridoio, arrivate fino agli avversari politici, raccontano di un Pd, quello fermano, piuttosto nervoso. La sconfitta, peraltro annunciata e prevedibile, maturata nel Comune di Porto Sant’Elpidio, è solo la goccia che potrebbe far traboccare il vaso da qui a qualche mese. Sia ben inteso. Prima di Porto Sant’Elpidio sono già caduti la Provincia, Sant’Elpidio a Mare e Porto San Giorgio. Insomma, dopo Fermo, le città più importanti del territorio.
I vertici del partito, bene o male, sono riusciti a tenere serrati i ranghi. Ad evitare, in sostanza, che nell’ultimo anno, viste le scadenze elettorali, vi fossero fughe in avanti e che le critiche interne o le correnti prendessero il sopravvento, offrendo l’immagine di un partito debole. Ora, però, potrebbero aprirsi nuovi scenari per il partito della Schlein. La cui elezione, tra l’altro, ha contribuito ad acuire alcune posizioni e ad alimentare quello che qualche esponente dem locale definisce «un serio scollamento del Pd fermano».
Qualcosa si sta muovendo, infatti. Passate le elezioni, ci si comincia a contare. Si vocifera di qualche uscita importante dal Pd, di cene ristrette, di un documento che potrebbe essere partorito dalla parte più critica interna al Pd. Insomma un clima tutt’altro che sereno. Non è uno scontro generazionale quello che si prospetta, tra vecchia guardia e giovani, in testa il segretario Piermartiri. Piuttosto uno scontro tra modi di affrontare la rinascita del Pd, partendo dalla base, la stessa base che ha chiuso le porte ai vertici dem locali usciti sconfitti dalle urne. Si critica lo scarso coinvolgimento, si lamenta un appiattimento su posizioni talvolta contradditorie. C’è chi parla, da dentro, di un «malumore diffuso» anche tra gli amministratori ancora in carica. Insomma un quadro che potrebbe far “tremare” la sede in piazzale Azzolino e che in una prospettiva di medio termine potrebbe anche fa cadere qualche testa, a partire proprio dalla città capoluogo. L’impressione, raccogliendo alcuni pareri, è che una parte del Pd fermano si prepari a mettere in discussione la linea politica.
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