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Romanella dimesso dalla Cardiologia del Murri: «Fermani fidatevi, abbiamo un reparto eccezionale»

FERMO - Il consigliere comunale della Lega è stato ricoverato martedì: «Mi hanno sottoposto a coronografia e a un intervento per mettermi un defibrillatore cardiaco sottopelle. Penso di essere il primo politico paziente ricoverato dall'inaugurazione dell'emodinamica. Ed è giusto che si sappia che al Murri abbiamo una vera e propria eccellenza, con tutto il personale eccezionale, a partire dal direttore Paci. Non è una questione di bandiere politiche»

Luciano Romanella

«Fermani fidatevi, il nostro reparto di cardiologia è un’eccellenza sotto ogni punto di vista». A parlare è il consigliere comunale fermano della Lega, Luciano Romanella.

Il consigliere, infatti, è stato ricoverato martedì scorso nel reparto guidato dal direttore della Uoc, Maria Vittoria Paci. E oggi, a poche ore dalla dimissione, vuole raccontare la sua esperienza che, a sentirlo parlare, definire positiva è dire poco.

«Penso di essere il primo politico paziente ricoverato dall’inaugurazione dell’emodinamica a Fermo, il 20 maggio scorso. Ed è giusto che si sappia che al Murri abbiamo una vera e propria eccellenza. Ho trovato tanti sanitari giovani, preparati, altamente professionali e soprattutto di un’umanità commovente, non solo con me ma con tutti i pazienti ricoverati. Tutto il personale, medici, infermieri, Oss ma anche i dipendenti delle cooperative che si occupano dei pasti o di rifare i letti o le pulizie, è davvero impeccabile sotto ogni punto di vista».

il direttore della Cardiologia del Murri, Maria Vittoria Paci

«Il direttore Paci – continua il consigliere comunale – è di una professionalità e di un’umanità quasi indescrivibili. Nel reparto non si vive alcun distacco tra pazienti e personale sanitario, sembra quasi di essere curati a casa propria. E posso testimoniarlo in prima persona. Io di ospedali ne ho frequentati diversi, purtroppo. Ma mai ho trovato un reparto così, e l’ho anche girato tutto, in pratica. Infatti mi hanno sottoposto prima a una coronografia e poi mi hanno operato per un defibrillatore cardiaco sottopelle. Ci abbiamo impiegato anni ma ora finalmente abbiamo un fiore all’occhiello. Sia chiaro, non ne faccio assolutamente una questione di questo o quel partito, il merito va a tutti coloro che in questi ultimi anni ci hanno lavorato. Perché ho deciso di raccontare la mia esperienza? Semplice: perché è giusto che il Fermano sappia che al Murri ha un’eccellenza sotto tutti i punti di vista. Certo, non auguro a nessuno di essere ricoverato ma i fermani sappiano che, qualora dovesse capitare, sono davvero in buone mani».

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