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Rosa Romano ringrazia e saluta il Fermano: «Mi sembra di essere nata in questa provincia» (Video)

FERMANO - Questa mattina la cerimonia con cui il questore Rosa Romano ha congedato il Fermano. Le autorità locali: «Una donna di grande umanità»
Intervista al questore Rosa Romano nel giorno della festa di commiato

 

di Alessandro Luzi

Rosa Romano

«In questi anni la provincia di Fermo è entrata nel mio cuore, tant’è che ho sentito di essere nata qui». Con gli occhi lucidi e un’emozione palpabile questa mattina il questore di Fermo Rosa Romano ha salutato il Fermano. Dopo 37 anni di servizio e tre alla guida della Questura di Fermo, l’esperienza professionale è giunta ai titoli di coda. Allora alla cerimonia finale, tra le tante divise, funzionari e assessori non potevano mancare il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani, i rappresentanti della Regione Marco Marinangeli, Andrea Putzu e Maria Lina Vitturini. Presenti anche il presidente della Provincia, Michele Ortenzi ed il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. In sala c’era anche l’arcivescovo, mons. Rocco Pennacchio. «Ora farò volontariato in famiglia – ha continuato il questore Romano -. Sono arrivata qui in un periodo molto difficile. Si combatteva il Covid-19, un nemico oscuro e temuto da tutti. Ci vedevamo solo in videochiamata ed i rapporti umani erano limitati. Nonostante le disposizioni abbiamo cercato di essere presenti nelle nostre attività ordinarie. Abbiamo condiviso tanti momenti belli e altri meno. Sono orgogliosa di aver garantito il mio contributo a questo splendido territorio». Un lavoro non facile vista la penuria di forze dell’ordine: «Il numero di poliziotti è esiguo ma nonostante tutto abbiamo sempre messo in campo il massimo sforzo – ha affermato il questore -. A ognuno di loro ho garantito il mio sostegno e loro mi hanno dato tanto dal punto di vista umano. È stato un rapporto simbiotico e di interscambio.

Michele Rocchegiani

Grazie a loro sono cresciuta tanto sia nella mia professione che umanamente. In questi anni abbiamo collaborato tanto con le istituzioni per garantire sempre il presidio su tutta la Provincia. Il cittadino deve percepire la nostra presenza per sentirsi più sicuro. Le scelte fatte con le altre autorità sono state sempre volte a garantire la sicurezza sul Fermano. Durante questo mandato ho avuto la possibilità di conoscere e vivere una terra che non conoscevo». E poi ha salutato proprio tutti, dal prefetto alla sua amata famiglia, fino agli organi di stampa.

«È un momento di grande commozione – ha affermato il prefetto Rocchegiani -. Siamo tutti emozionati perché una delle sue doti più grandi è il profondo senso di empatia con cui riesce a creare una squadra forte. Qui c’è un grande calore tra le istituzioni e non è così ovunque. In questo periodo ho apprezzato la professionalità, la competenza e la dedizione verso questa professione e verso il territorio. Nonostante le poche risorse è riuscita a catalizzarle e impiegarle al meglio. È stata una collega di un valore straordinario». «La ringrazio per la sua empatia – ha fatto eco il presidente della Provincia Ortenzi -. È riuscita a entrare in sintonia con il Fermano e con tutti i funzionari della Questura. Lascia un ricordo importante e indelebile. Sono stati anni complicati ma, nonostante tutto, abbiamo raggiunto risultati importanti».

Michele Ortenzi

Durante il suo mandato, il questore Romano ha avuto modo di confrontarsi spesso con il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro: «Ha sempre partecipato in prima persona per risolvere le criticità emerse in questi anni – ha fatto sapere Calcinaro -. Oggi il questore lascia un vuoto nel territorio perché è una persona di grande umanità. Questa è una qualità che contraddistingue proprio le figure di responsabilità della Provincia di Fermo. In altre zone non è così e ci si confronta quasi esclusivamente tramite e-mail o pec. La aspettiamo come turista». L’arcivescovo ha posto l’accento sull’importanza del genere femminile alla guida di enti di rilievo come la Questura: «La donna ha una marcia in più. È difficile colmare la loro assenza nella nostra vita da vescovi perché hanno un intuito molto accentuato. È una qualità importantissima. La aspettiamo di ritorno nel Fermano in altra forma».

In una cerimonia così sentita e partecipata anche il marito e questore di Pescara Luigi Liguori ha voluto prendere il microfono in mano: «Ha sempre sognato questo ruolo e questa Provincia. Il nostro obiettivo è proprio quello di diventare questori. È un traguardo ambizioso e in pochi lo raggiungono. Lei ci è riuscita grazie alla disciplina, all’amore per la sua professione e all’impegno con cui l’ha portata avanti. Non è importante la strada percorsa ma le orme che si lasciano e lei ne ha tracciate tante. Non ha mai abbassato la testa e non è mai scesa a compromessi. In questi anni ha lavorato con grande solerzia per migliorare il Fermano».

Intanto questa mattina è stato annunciato l’arrivo a Fermo del nuovo questore Luigi Di Clemente. 57 anni con una carriera importante alle spalle.

Paolo Calcinaro

Rocco Pennacchio

 

Luigi Liguori

 


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