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Emis Killa ringrazia Fermo per la data zero: «Siete il mio banco di prova»

All’Arena di Villa Vitali stasera il rapper lombardo ha testato la scaletta del suo ‘Summer Tour 2023’, che registra già il sold out al Mediolanum Forum di Assago. Vecchi successi e brani del suo ultimo lavoro ‘Effetto notte’ si sono alternati a confidenze e battute con il giovane pubblico: dal sodalizio con Jake la Furia alla timidezza, dalle amicizie interrotte alla paternità: «Ogni tanto lasciate i telefonini, ballate e godetevi lo spettacolo» il suo consiglio nel live

di Silvia Remoli

Da madre di adolescenti, ancor prima che giornalista, devo ammettere che il nome di Emis Killa non mi era affatto nuovo, e pertanto recensire il concerto di ieri sera mi resta non solo facile, ma aggiungerei piacevole. Sì, perché è proprio l’effetto che ha avuto su una quasi cinquantenne (molto quasi), Emiliano Rudolf Giambelli (nome con cui è stato registrato all’anagrafe di Vimercate 33 anni fa): proprio gustoso, nel senso di ‘godibile’, e intendo non solo musicalmente, ma anche come comunicatore, come intrattenitore. D’altronde, le sue doti oratorie erano già note: infatti non si può nascondere che come presentatore di Gol Deejay (programma Sky tutto incentrato sulle prodezze calcistiche, ora affidato a Melissa Satta), ha sempre avuto un ritmo più incalzante ed una dialettica più colorita, senza nulla togliere ovviamente allo stacco di coscia dell’attuale compagna di Berrettini.

Tornando però ora all’oggetto dell’articolo, e cioè alla data zero del suo ‘Summer Tour 2023’, sono quattro gli argomenti che meritano essere trattati.

1) L’empatia con il pubblico

Dire che è stato puntualissimo (cosa che chi scrive ha apprezzato non poco!) e sensibile coi ragazzi (nel senso di trasparente, educato, aperto) non va troppo bene, perché cosi facendo potrei addirittura screditarlo. Infatti molti (non tutti per fortuna) giovani di oggi  preferiscono gli estremismi, sono affascinati dalla sfacciataggine, amano il non politically correct. E se parli di pistole, buste di droga e fughe in motorino (oltre che di  ‘lati  B’, ma non dei dischi, a meno che i vinili non abbiano la forma a mandolino), beh, allora non puoi anche essere educato, divertente, solare. O forse sì? La risposta ce l’ha in tasca il giovane pubblico che era a Villa Vitali e che spesso è stato intrattenuto dall’artista in un botta e risposta sia sulla scelta dei brani che su confidenze personali. Lo sapevate ad esempio che Emis Killa è cosi timido da imbarazzarsi quando gli dicono “Sei bellissimo?”. Ma come, uno tutto tatuato, che in uno slancio di romanticismo dice alla sua metà ‘il tuo corpo è una giostra e non voglio scendere’?. Perché no, tutto può essere, in fondo è lo stesso di ‘adoro l’armonia dei tuoi colori, opera d’arte come Kandinsky, occhi grandi per cui vado fuori’. Certo, diciamo che non è Leopardi, ma di sicuro sa descrivere mille scenari diversi con altrettante parole. E, ciò che più conta, sa fare breccia nel cuore dei ragazzi, che hanno interagito e intonato interi pezzi dei suoi brani, manlevandolo spesso dal cantarli, tanto erano preparati (onesta, devo ammettere che ‘Nel bene e nel male’ e ‘Maracanà’ le sapevo tutte anche io, ma se volete spoilerata tutta la scaletta dovete continuare a leggermi). 

Nei vari intermezzi di spontaneità ha rimarcato il suo sodalizio con Jake La Furia (ritenuto suo padre artistico), ha ironizzato sul fascino nonché sull’abbigliamento mimetico di chi lo ha accompagnato sul palco, DJ Tel Aviv (non a caso), ha parlato dei suoi ‘periodi’ di composizione artistica, tra cui quello duro (da malandrino borderline ‘ai confini della giustizia’), quello romantico (incentrato sulla figura della donna), quello maturo (legato al traguardo della paternità, che lo ha reso più forte e consapevole della fragilità di legami affettivi e/o lavorativi).

Ma c’è una frase che ha colpito, rivolta ai suoi fans come consiglio da ‘vecchio rompiballe’ (come lui stesso si è definito), prima di cantare ‘Morto di fame’, e cioè:  «Raga, questa ballatela con me e lasciate giù il telefonino, così vi godete a pieno lo spettacolo!». Amen ‘mon fre’, è proprio il caso di dire.

2) Location perfetta

Sarà stata la luna piena, sarà stata l’arena, sarà stata la temperatura ideale, ma a Villa Vitali si sarebbe rimasti per il bis dell’intero show. L’insieme di questi ingredienti, aggiunti ad un performer carismatico ed un pubblico appassionato ed entusiasta, hanno fatto sì che lo spettacolo si svolgesse nel migliore dei modi, ordinato, senza intoppi, in poche parole spassoso e leggero, in senso buono.

3) L’importanza della data zero

Come ha spiegato lo stesso rapper, prima di iniziare un tour si fa una sorta di ‘crash test’, denominato data zero, appunto. Mentre ci si esibisce si valuta l’effetto su chi ascolta, e magari si tara su di esso il gradimento dei brani prescelti dal repertorio, e conseguentemente si sostituiscono o magari se ne modifica semplicemente l’ordine idi esecuzione. Ecco perché ha detto : «Cara Fermo, sei il mio banco di prova, oggi sei per me determinante ed hai una grande responsabilità, perché sulla tua reazione confeziono il tour che si concluderà nella tappa a me più cara e che sarà la più importante della mia carriera, al Forum di Assago» (per la data di chiusura del tour, sabato 28 ottobre, già sold-out).

4) E veniamo finalmente alla scaletta. 

Io direi che la setlist ha soddisfatto proprio tutti i gusti, lambendo i successi più ballabili e melodici, fino ad arrivare alla recente Toxic (in cui è evidente l’impronta di Salmo), passando per i Medley tematici.

Ovviamente, proprio per quanto sinora detto, l’elenco potrebbe cambiare sia per ordine che per contenuti, ma, per ora, possiamo dire che la combo proposta a Fermo non solo non delude, ma si è rivelata particolarmente spassosa nel finale.

  1. Pacino
  2. Medley: Bandito/ Como te/ No cap/ Serio/ Mon fre
  3. Linda
  4. Col cuore in gola
  5. Cult
  6. Scordarmi chi ero
  7. Soli (Assieme)
  8. Medley: Malandrino/ Toro loco/ No insta/ Nel male e nel bene
  9. Albicocca (Lolita)
  10. Senz’anima (Nikita)
  11. Giusto o sbagliato
  12. Il mondo dei grandi
  13. Sei tu
  14. La mia malattia
  15. Fuoco e benzina
  16. Toxic (Trainspotting)
  17. On fire
  18. Rollercoaster
  19. Maracana
  20. Attori di strada (Ragazzi fuori)
  21. Parole di ghiaccio

Giudizio complessivo? Non voglio esagerare (anche perché sono più incline al rock, quantomeno per età) ma, in ambiente rap, il suo collega Fabri Fibra, intervistato da Alessandro Cattelan, ha dichiarato che Emis Killa «dal vivo è fighissimo». Tant’è.

N.B.: La canzone ‘Albicocca’ è in coppia (o meglio ‘featuring’, per usare termini moderni) con Gue (un tempo noto come Gue Pequeno, ora più sintetico), che il prossimo venerdì 7 luglio calcherà lo stesso palco fermano. 

Emis Killa a Villa Vitali, per la data zero del Summer Tour 2023


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