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Con Andrea Onori (Scuola Guida Car) alla scoperta del ddl per il nuovo codice della strada (Videointervista)

INTERVISTA al responsabile nazionale Mobilità Sostenibile e vicesegretario nazionale Unasca: «Questo disegno di legge ha molte idee interessanti ma poche sulla formazione. Quindi oltre ai dispositivi tecnologici e alle sanzioni, c’è bisogno di consapevolezza, da trasmettere attraverso l’insegnamento»
Ai microfoni di Radio Fm1 Andrea Onori

Andrea Onori

Questa mattina, negli studi di Radio Fm1, intervistato dalla speaker Jessica Tidei, Andrea Onori della Scuola Guida CAR, responsabile nazionale Mobilità Sostenibile e vicesegretario nazionale Unasca, ha approfondito il tema del momento, ossia il disegno di legge presentato dal ministro Salvini per le nuove regole e sanzioni stradali.

«Un ddl importante che è stato molto enfatizzato dai media. Ha degli obiettivi rilevanti, soprattutto in questo periodo in cui abbiamo vissuto delle tragedie. Il ministro Salvini lo ha più volte annunciato ed alla fine è uscito. – il punto di Andrea Onori – Ora questo disegno andrà in discussione nelle commissioni, quindi potrebbe subire delle modifiche. Il provvedimento prevede un controllo più incisivo su quelle infrazioni che provocano decessi in caso di sinistri. Abbiamo tipologie di “mal guida”, come la guida distratta, l’utilizzo del telefono quando si è al volante, lo stato di ebbrezza o l’assunzione di sostanze stupefacenti. Ad esempio, la patente verrà ritirata per un periodo se, dopo aver perso dei punti, si verrà fermati mentre si utilizza il telefono alla guida. Se il disegno passerà, ci sarà più severità su questo tipo di situazioni. Oggi abbiamo una miriade di strumenti per non avere una distrazione visiva. Dobbiamo utilizzarli perché guidare non è una cosa superficiale».

«Per quando riguarda lo stato di ebbrezza, il disegno di legge prevede, per i recidivi, l’installazione del sistema alcol lock sulle auto, con codice annesso sulla patente. I veicoli di nuova immatricolazione hanno già la predisposizione a questo sistema. La macchina non partirà se il conducente, effettuato il test, risulterà in stato di ebbrezza. – continua Andrea Onori, spiegando alcune disposizioni previste dal ddl – È una situazione importante e necessaria. Mediamente abbiamo una decina di morti al giorno sulla strada. L’Istat sta seguendo tutte le casistiche, per capire quali sono le principali cause e dove operare attraverso la legge».

Per il responsabile nazionale Mobilità Sostenibile e vicesegretario nazionale Unasca «la formazione e la competenza sono importanti. Spesso non ci si rende conto di quanto sia pericoloso distrarsi per utilizzare il telefono mentre si è al volante. La maggior parte degli incidenti avviene sui rettilinei, dove le persone credono di avere più controllo. I sistemi informativi di nuova generazione nell’auto sono importanti, ma la consapevolezza del mezzo e la formazione lo sono altrettanto. Purtroppo oggi la formazione obbligatoria è solo per le guide, mentre per quanto riguarda la parte teorica si è troppo ancorati ai test a crocette quando invece dovrebbe essere legata all’ambito cognitivo. Per me le lezioni dovrebbero essere obbligatorie, per lavorare su competenza e percezione del pericolo dei conducenti. Mi fa piacere quando vedo un futuro patentato che viene a lezione e vuole capire dove si deve intensificare l’attenzione».

Tornando al disegno di legge: «Ci sono diverse novità su cui l’opinione pubblica non si è soffermata. La nuova norma prevede, per esempio, di estendere a tre anni le limitazioni attuali per i neopatentati, che ad oggi per il primo anno possono guidare macchine meno potenti. Questo aspetto andrà discusso anche perché non tutte le famiglie hanno un’auto a disposizione per i propri figli. E se la vettura di famiglia non rientra in quei parametri si creano delle difficoltà. Altro aspetto importante è che si danno una regola e un’identificazione ai monopattini. Si prevedono una targa e una regolamentazione per i guidatori di monopattini, con obbligo di utilizzo del casco e dell’assicurazione. Il monopattino elettrico diventerebbe un mezzo stradale a tutti gli effetti. Cambierà qualcosa anche sulle telecamere cittadine, che potranno rilevare molte più infrazioni stradali. Fino ad oggi bisognava essere fermati, ora invece se per esempio non si ha la revisione o l’assicurazione, attraverso l’identificazione della targa, si può essere sanzionati. Sono tutte modifiche e proposte che comunque verranno discusse nelle commissioni e che potrebbero essere modificate. Potremmo quindi organizzare un nuovo incontro quando la legge sarà definitiva».
Per Andrea Onori ci sono alcuni aspetti del disegno di legge che potrebbero essere migliorati: «Per me è importante la formazione, la consapevolezza. Questo disegno di legge ha molte idee interessanti ma poche sulla formazione. Quindi oltre ai dispositivi tecnologici e alle sanzioni, c’è bisogno di consapevolezza, da trasmettere attraverso l’insegnamento».

«Quest’anno scadono le Cqc (Carta di Qualificazione del Conducente professionale). È importante rinnovarle per aggiornarsi e per non incorrere nel rischio di farsi sequestrare il veicolo. Allegato alla Cqc c’è l’Adr, l’abilitazione a trasportare le merci pericolose. Ogni cinque anni queste abilitazioni devono essere aggiornate. Vi sono corsi di formazione che, come autoscuole per il Fermano e nelle sedi della Scuola Guida Car, eroghiamo. Facciamo corsi in continuazione, come quelli per le motociclette. Chi ha la patente A1, ad esempio, con un corso di formazione pratico, può raggiungere il livello A2. È un’occasione di formazione, attraverso un percorso di sette ore» conclude Onori.

Francesco Silla


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