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«La Polizia appartiene alla comunità» L’insediamento del questore Luigi Di Clemente (Videointervista)

FERMANO - Questa mattina alla sala riunioni della questura di Fermo si è presentato il nuovo questore Luigi Di Clemente: «Alcune criticità già le conosco, in particolare quelle legate alla riviera a cui dedicherò questi primi giorni. Sarà fondamentale la prevenzione»
Insediamento nuovo questore

Il questore di Fermo Luigi Di Clemente

 

di Alessandro Luzi

«Noi ci lavoriamo ma la Questura appartiene alla comunità locale». Così questa mattina si è presentato pubblicamente il nuovo questore di Fermo Luigi Di Clemente. Molisano di origine, 58 anni, Di Clemente arriva dall’Ufficio Centrale Ispettivo di Roma e precedentemente dalla questura di Genova dove ha ricoperto il ruolo di Vicario del Questore. Poi l’arrivo nelle Marche. Infatti ha ricoperto lo stesso ruolo a Ravenna e ad Ancona. In carriera ha prestato servizio nella Criminalpol, nel Servizio Centrale Operativo di Roma e nelle Squadre Mobili di Campobasso, di Agrigento e di Ancona. Nel periodo marchigiano ha risolto il caso di Rossella Goffo, funzionaria della Prefettura scomparsa nel 2010, le cui ossa furono ritrovate dopo mesi nell’ascolano: il caso fece scalpore perché fu uccisa per mano dell’ex amante, poliziotto della questura di Ascoli Piceno.

Di Clemente ha alle spalle un curriculum decisamente ampio. Ha gestito servizi di ordine pubblico in Val di Susa, durante le proteste dei No-Tav, ed in Sicilia presso il campo profughi di Mineo. Nel 2015 ha diretto il Commissariato di Polizia di Rho-Pero, dove è stato responsabile della sicurezza dell’EXPO di Milano. Un’esperienza definita da lui stesso «molto complicata però si è conclusa positivamente».

Ora l’incarico nella Provincia di Fermo, dove ha ricevuto il testimone dell’ormai ex questore di Fermo Rosa Romano: «In questi giorni ci siamo sentiti a lungo – ha fatto sapere Di Clemente -. Porterò avanti il lavoro svolto fino ad ora con lo stesso impegno della collega. Alcune criticità già le conosco, in particolare quelle legate alla riviera. In questo territorio i problemi di ordine pubblico sono limitati. Nelle grandi città ci sono situazioni decisamente più complesse. Speriamo di non incontrarli anche qui in futuro». Le linee programmatiche ancora non sono state definite, tuttavia i riflettori saranno puntati soprattutto sulla costa. «Ci sono già dei dossier sul tema. Prima di intervenire ho l’abitudine di studiarli bene. Questi primi giorni saranno dedicati proprio alle problematiche della riviera. Inoltre, durante il mio mandato svilupperemo una serie di attività, in particolare sotto il profilo dei provvedimenti amministrativi. L’attenzione sarà focalizzata anche sulla lotta alla violenza di genere. La cultura e la sensibilità attorno a questi temi è molto alta e saranno uno dei fari quotidiani del nostro lavoro». Dalle parole il questore è passato subito ai fatti. Già questa mattina ha emesso un provvedimento di sorveglianza speciale nei confronti di un cittadino sangiorgese autore di una serie innumerevoli di atti persecutori nei confronti della titolare di un esercizio commerciale.

Altra parola chiave è ‘prevenzione’. Sarà uno dei temi centrali nell’agenda del neo questore. «La repressione è la sconfitta delle attività preventive. I provvedimenti amministrativi riguarderanno i luoghi di aggregazione, in particolare quelli frequentati dai giovani. Sarà uno dei campi di azione fisso. Per quanto riguarda Lido Tre Archi, dovrò visionare i dossier e le attività investigative in corso. Qualche dinamica già la conosco ma prima di intervenire devo studiare bene il quadro completo». Insomma, il profilo della Provincia non è allarmante ma il litorale non gode di ottima salute. Dai fatti di cronaca emergono delle situazioni da monitorare costantemente. Fondamentale sarà il coordinamento e la collaborazione con le istituzioni del territorio. Già questa mattina Di Clemente ha incontrato il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani e nei prossimi giorni è previsto l’appuntamento con l’arcivescovo, monsignor Rocco Pennacchio. Alle 8.30 il momento istituzionale con la deposizione della corona in ossequio ai caduti della Polizia di Stato.


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