Trasfer, in arrivo 295mila km in più dalla Regione. Primo step verso il riequilibrio tra territori? Il Fermano resta fanalino di coda

La notizia è circolata in queste ultime ore nei corridoi del regione. E, se fosse confermata, sicuramente farebbe sorridere la Transfer con, in testa, il suo presidente Adolfo Virgili. Di cosa parliamo? Semplice. Di un surplus di 295.000 chilometri che la Regione avrebbe concesso alla società di trasporto pubblico che opera nel Fermano. Questo, in in termini monetari, equivarrebbe a circa 500.000 euro in più.

Insomma più chilometri percorsi riconosciuti, più fondi. Nella lettura della Transfer, e più in generale del trasporto pubblico locale fermano, il surplus chilometrico sarebbe però anche sinonimo di un primo passo verso un riequilibrio del chilometraggio tra le varie province delle Marche che vedono proprio il nostro territorio fanalino di coda regionale. Quei 295.000 chilometri andrebbero sommati al totale dell’extra urbano.

Qualche cifra per rendersi conto dello squilibrio tra territori? Basti dire che province limitrofe come Ascoli e Macerata, sull’extraurbano contano rispettivamente 4,2 e 6,5 milioni chilometri mentre il Fermano è a 2,5 milioni tant’è da essere stato ribattezzato il trasporto da scuolabus non potendo far leva ditta morbida, ossia i trasporti nelle fasce orarie dalle 6 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19, quelli che in altre parole vengono utilizzati principalmente dai lavoratori. Uno squilibrio a dir poco evidente.

Altri esempi? Sul chilometraggio urbano il Fermano è fermo a 722.000 mentre Ascoli è a 1,5 milioni, Macerata 1,8, Pesaro 2,7 e Ancona 4,7 milioni. Divari abissali verrebbe da dire. E per chiudere il cerchio, contando l’urbano e l’extraurbano nei chilometri pro-capite, Pesaro è in prima posizione con 28,2 chilometri, seguita da Ascoli a 27,7. Poi ci sono macerata con 27,6 e Ancona a 26,7. E il Fermano? Tenetevi forte: 19,01 chilometri pro-capite. I numeri parlano chiaro: siamo ancora ben lontani da un riequilibrio degno di questo nome ma quei 295.000 chilometri, possono sicuramente esser letti come un primo step, certamente contenuto se si paragona al gap sofferto dal fermano, ma qualcosa in Regione si muove.

g.f.