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Gramigna smentisce la San Giovanni: «La fissazione della nuova udienza non sospende o annulla il commissariamento»

IL COMMISSARIO della contrada dell'aquila replica al direttivo: «Hanno chiesto un sub procedimento e il 14 luglio andremo dal giudice a dimostrare che stiamo portando avanti l'attività. Fino a quel momento, il commissariamento resta valido». Anche il sindaco Pignotti fa chiarezza sulla questione sfratto

Alessio Pignotti e Alessandra Gramigna

di Matteo Malaspina

Una querelle che si sta trasformando in farsa. Che se fosse una scenetta di Città Medioevo verrebbe intitolata ”la lite delle comari”, anche se di divertente c’è veramente poco. L’ennesimo capitolo dello scontro tra il direttivo della San Giovanni e il commissario Alessandra Gramigna si sposta, per l’ennesima volta, sulle aule del tribunale di Fermo a causa di un sub procedimento cautelare fatto dai membri ”rivoluzionari” della contrada dell’aquila che contestano come il commissario non stia svolgendo eventi e chiedendo al giudice la revoca dell’atto di commissariamento perché altrimenti l’attività della contrada viene inficiata. A sostegno di questa tesi hanno inserito la non partecipazione della San Giovanni alla manifestazione ”La festa e li jochi” e il rischio che, durante Città Medioevo, la contrada possa subire perdite dalla non presenza della locanda.

«Premesso che le contrade non partecipano a ”La festa e li jochi” ma la loro è solo una presenza, e il commissario c’era, e premesso che la locanda è solo un collaterale di Città Medioevo perché viene prediletto il lato spettacolare dell’evento, il giudice mi ha convocata il 14 luglio per un’udienza urgente e, in quel caso, dimostrerò con tanto di documentazione che la San Giovanni sta svolgendo attività regolare – commenta il commissario Alessandra Gramigna -. C’è un gruppo di lavoro della contrada che sta lavorando insieme a me, ci sono 32 giocatori che si allenano e, anzi, ho dovuto ristampare le bandiere perché non ho l’accesso alla sede e al patrimonio. Chiederò, infatti, anche che il giudice intimi a farmi ridare il materiale».

Il nuovo procedimento, ritenuto inammissibile dalla Gramigna («Perché c’è un procedimento semplificato che aveva un’apertura e una chiusura), non porterebbe però, come dice il commissario, alla sospensiva del commissariamento. «La fissazione dell’udienza non produce alcun effetto giuridico sull’atto di commissariamento che rimane valido – spiega Gramigna -. Il giudice non revoca o annulla assolutamente. Questo significa che le manifestazioni sono state organizzate e vanno avanti».

Il giudice, sulla questione, dopo che il 14 luglio avrà sentito le ragione della Gramigna si esprimerà a stretto giro, verosimilmente prima dell’inizio di Città Medioevo fissato per il 21 luglio.

Fa chiarezza anche il primo cittadino Alessio Pignotti sul mancato rinnovo del contratto e sullo sfratto: «Mi attengo i provvedimenti del giudice – dice il sindaco -. Quando parlano di proposta di pagamento, è arrivata a marzo dopo che non era sta accolta la sospensiva perché prima c’era stata solamente una proposta interlocutoria in cui si parlava di una fantomatica cessione di una parte del credito da parte dell’Ente. Se fosse arrivata a gennaio, come quella della Santa Maria, magari il contratto poteva essere rinnovato».

«Il Tribunale sospende il commissariamento della contrada San Giovanni»


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