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«Il Tribunale sospende il commissariamento della contrada San Giovanni»

SANT'ELPIDIO A MARE - L'annuncio dei vertici della Contrada che tornano alla carica su commissario e primo cittadino

«Il Tribunale di Fermo sospende il Commissariamento della Contrada San Giovanni. Un provvedimento atteso dal consiglio e dai contradaioli e che il Tribunale ha emesso lo scorso 3 luglio». Si dicono soddisfatti, nel comunicare la notizia, i vertici della Contrada San Giovanni che rientrano in corsa e sono già al lavoro, nonostante i tempi strettissimi, per la preparazione di città medioevo. 

«Siamo consapevoli che si dovrà tenere un’ulteriore udienza ma, visto il comportamento del Commissario e del Comune ci siamo visti costretti a ripresentare l’istanza al Tribunale. Ciò poiché il commissario ha escluso totalmente la contrada, le persone presenti, i vari gruppi: non si è mai rapportato con nessuno di noi e ha preferito creare la seconda contrada parallela. Noi non abbiamo mai avuto notizia di alcunché da parte del commissario: abbiamo solo potuto verificare che la contrada non ha partecipato all’avvio delle manifestazioni storiche con l’investitura dei priori perché non invitata, non ha potuto partecipare alla “festa e li jochi” tenutasi a giugno poiché, in quel caso, è stato detto che la San Giovanni aveva avuto un imprevisto. Ma che imprevisto se il commissario non ci ha mai contattati? Abbiamo sempre detto che eravamo e siamo  disponibili a effettuare Citta Medioevo e Contesa: anche qui, nessun contatto, nessuna chiamata e anzi abbiamo appreso dai giornali che un’altra associazione sarà in piazza Gramsci, storico luogo della locanda rossa, a cucinare al nostro posto. Francamente tutto ciò lascia una profonda amarezza. Se non avessimo avuto a cuore le sorti della contrada e delle manifestazioni avremmo potuto semplicemente lasciar correre e far lavorare altri. Ma è l’esatto contrario. Ora speriamo che tutto il gruppo dei contradaioli e consiglieri torni ad unire le forze e ad essere unito» La Contrada San Giovanni fa sapere anche di avere appreso dello sfratto da parte del Comune solo attraverso la stampa

«Nell’ultimo incontro avuto il 20 giugno scorso con il sindaco abbiamo presentato le nostre proposte: abbandonare i contenziosi e ripartire insieme. Nell’occasione il sindaco non ci ha detto nulla dello sfratto ma lo abbiamo appreso solo qualche giorno dopo sulla stampa. Appare strano il comportamento dell’amministrazione comunale: ha preferito fare lo sfratto, spendere i soldi pubblici, ben sapendo che già aveva deciso di rinnovare il contratto di affitto alla contrada stessa come scritto nei suoi atti che sono pubblici. Noi siamo stati corretti, abbiamo fatto un piano di pagamento come richiesto dalla stessa amministrazione comunale ma ciò evidentemente non è bastato. E comunque, visto che anche il commissario inizialmente aveva effettuato la stessa proposta di pagamento, poi revocata come detto alla conferenza stampa, perché il Comune non ha rinnovato il contratto al commissario dato che lo considera avente pieni poteri tanto da avergli notificato lo sfratto?  Quindi, in definitiva il comune fa lo sfratto, spende 3.000 euro sapendo già di voler rinnovare il contratto di affitto tra pochi mesi. Ma che senso ha tutto ciò?».

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