Una regione orgogliosa ma da rimettere in piedi dopo il terremoto che l’aveva colpita nel 2016. Questa è la situazione in cui si colloca RisorgiMarche, festival creato proprio con l’obiettivo di risollevare il territorio attraverso la forza aggregante e coinvolgente dei grandi eventi musicali.
Ascolta l’intervista:
A sei anni di distanza parla dell’evento, ideato da Neri Marcorè, Giambattista Tofoni, ossia colui che, lavorando insieme all’attore elpidiese, ha contribuito alla sua nascita. Tofoni è stato intervistato ieri pomeriggio da Alessandro Luzi ai microfoni di Radio Fm1.
«In questi anni – dichiara Tofoni – RisorgiMarche è diventato sempre di più un evento culturale imperdibile ed è anche cambiato un pò l’obiettivo originale, che prima era accendere i riflettori su un territorio dimenticato dopo il sisma. Oggi puntiamo a creare un festival esperienziale, che sia in grado di dare la possibilità alle persone di conoscere il territorio, stare nei prati, all’aria aperta, rispettando questi spazi e lasciandoli puliti».
Ieri, infatti, il discorso ecologico è rimasto costantemente al centro dell’intervista: sempre più concerti ed eventi musicali vengono concepiti in un’ottica green, alla luce dei concetti di sostenibilità e impatto ambientale. Per gli organizzatori del festival, questo tema è sempre stato fondamentale, dato che il territorio è visto come qualcosa da valorizzare e non come uno spazio da adibire alla realizzazione di un concerto. «C’è una grande rispetto per la montagna marchigiana, non vengono allestite strutture imponenti. Quest’anno abbiamo abbassato il numero dei partecipanti – ha proseguito lo stesso Tofoni – abbiamo optato per una diversa qualità del suono, valorizzando le performance acustiche, e abbiamo scelto di organizzare eventi di pomeriggio, in modo da non montare alcuna luce. Si crea uno spettacolo diverso, per certi versi più intimo».
Con questa grande attenzione ai luoghi, cambia anche il classico rapporto pubblico-artista che si crea durante un concerto. «È come se ci fosse un contratto sociale – ha spiegato l’organizzatore – tra artista, produttore e pubblico: la gente si siede per terra, sui prati, anche lateralmente, e c’è solo una cordicella a dividere i cantanti da chi assiste. Questo spazio non è stato mai invaso. Ciò va necessariamente di pari passo con il discorso della sostenibilità».
«Per alcuni spettacoli – ha concluso – è previsto un biglietto solidale di 5 euro. Questo serve a far sì che il sistema di prenotazioni venga rispettato, dato che il pagamento di una tariffa, seppur irrisoria, aiuta a limitare le rinunce. In altri casi, invece, l’ingresso e la prenotazione sono gratuite. Questo sistema ci aiuta a monitorare gli accessi e agevola il controllo ambientale».
Insomma tutto è pronto. Si partirà il 13 luglio a Mogliano (Mc) con Eugenio Finardi, Raffaele Casarano e Mirko Signorile in “Euphonia Suite”. Per tutte le informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito risorgimarche.it.
Elia Frollà
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