di Sandro Renzi
L’ondata di caldo non risparmia il Fermano dove si toccano anche i 35-36° nelle ore di punta. L’anticiclone africano, pressoché stabile nei prossimi giorni, costringe in particolare le persone fragili a mettere in atto una serie di accorgimenti per combattere l’afa. Nello scorso weekend le spiagge sono state letteralmente prese d’assalto dai bagnanti e molti chalet hanno dovuto affiggere un foglio con scritto “ombrelloni terminati”. Non accadeva da tempo. Complice, sicuramente il caldo e la voglia di trovare un pò di refrigerio tuffandosi in mare, ma anche il desiderio di staccare la spina dalla quotidianità. Si preannuncia un sold out pure nel prossimo fine settimana. Sarà dunque la costa ad essere sorvegliata speciale tra sabato e domenica. E chi vorrà trovare un pò di fresco si sposterà in montagna.
Le previsioni meteo, dopo un maggio ed un giugno quasi disastrosi, promettono bene. E se per venerdì è atteso un lieve calo delle temperature che permetterà di tirare un sospiro di sollievo, già da sabato torneranno tempo stabile e nuovi innalzamenti delle temperature, toccando, secondo qualche sito meteo, addirittura i 40° a metà della prossima settimana nel Fermano. Occhio dunque ai colpi di calore. Alle 13 di oggi, salendo in macchina lasciata sotto al sole, il termometro segnava ben 42° (come riportato nella foto). Il Ministero della salute raccomanda di seguire un decalogo di semplici comportamenti che possono aiutare a vincere gli effetti del caldo. Fondamentale quindi limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione, ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, persone con problemi di salute, che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli).
Ma come difendersi in concreto dal caldo? Di seguito le indicazioni fornite dal Ministero della salute.
1) Non uscire nelle ore più calde: durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18).
2) Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27° con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici, che accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale; per questo il corpo continua a sudare. È perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi. Quando la temperatura interna supera i 32°, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.
3) Bere molti liquidi e mangiare frutta fresca. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione.
4) Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche.
5) Fare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.
6) Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri Uv. Particolare attenzione ai bambini.
7) In auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l’auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.
8) Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.
9) Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controllare la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino.
10) Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.
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