facebook twitter rss

“Fermo Vocal Fest” al via: Festival classico della Marca

MUSICA antica e barocca: concerti, formazione, ricerche d’archivio, interviste, concorso vocale. A Grottazzolina domani il concerto di apertura 

Sarà un’edizione che si annuncia ricca di concerti, eventi ed ospiti di altissimo profilo quella del Fermo Vocal Fest 2023 che si inaugura questo weekend per la parte musicale con il concerto di apertura di domani, sabato 15 luglio, a Grottazzolina alle ore 21,00 presso la stupenda chiesa del SS. Sacramento superbamente restaurata, anche se in realtà il festival è iniziato a fine giugno a Fermo con la masterclass in direzione di coro tenuta dal Maestro Luca Scaccabarozzi che ha visto la partecipazione di allievi provenienti da diverse regioni italiane.

Ad inaugurare gli eventi concertistici il Vox Poetica Ensemble, che eseguirà musiche del grande genio musicale seicentesco Claudio Monteverdi; il titolo del progetto artistico elaborato per la serata sarà Splendori Secenteschi in Musica Salmi e Inni tratti dal “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Monteverdi, Edito in Venezia, nel 1610, uno dei capisaldi mondiali della musica barocca dove le difficoltà artistiche dell’esecuzione vanno di pari passo con la grandiosità e lo sfarzo delle voci e della strumentazione impiegata: coro fino a 10 voci, soli, cornetti, tromboni,  organo e violone saranno comprimari per una esecuzione di enorme impatto emozionale sotto la direzione di Giulio Fratini, musicista fermano e apprezzato artigiano costruttore e restauratore di organi e clavicembali.

L’ascolto. Il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi equivale a un vero e proprio viaggio nel glorioso tempo della Repubblica Serenissima, in cui l’opera venne pubblicata nel 1610 con il titolo completo Vespro della Beata Vergine da concerto composto sopra canti fermi, a sei voci e sei strumenti, insieme a un’altra composizione di Monteverdi, la Missa In illo tempore a sei voci. Venezia fu allora il principale centro dell’editoria musicale in Italia, oltre che tra i poli culturali più importanti e ambiti dagli artisti di tutta Europa grazie alla presenza della Cappella di San Marco. Solo a Venezia, realtà fiorente per commercio, arte e cultura, l’invenzione della stampa musicale a caratteri mobili brevettata da Ottaviano Petrucci poteva trovare terreno fertile. Tra i primi prodotti di questa nuova invenzione, nel 1501 venne dato alle stampe l’Harmonice Musices Odhecaton, contenente cento composizioni di maestri prevalentemente fiamminghi.

Attratti dalle rivoluzioni in campo editoriale e dalle nuove possibilità combinatorie di voci e strumenti professate dalla Scuola polifonica veneziana, oltre che dall’utilizzo della tecnica dei cori spezzati esercitata nella Basilica di San Marco, i maggiori compositori fiamminghi, celebri per l’arte di intrecciare le voci sfruttando le risorse della scrittura contrappuntistica, giunsero così nella città lagunare. Tra tutti, figura Adriano Willaert, a capo della cappella di San Marco dal 1527, maestro di alcuni tra i massimi teorici e musicisti del tempo, come Gioseffo Zarlino, Cipriano de Rore, suo successore, e Andrea Gabrieli. Mentre Willaert e Zarlino furono i fondatori della cosiddetta prima pratica, che tendeva al raggiungimento della perfezione della tecnica musicale per poter fare veicolare un testo, la seconda pratica avviata da Cirpiano de Rore e successivamente esaltata da Claudio Monteverdi privilegiava la chiarezza della parola rispetto alla composizione musicale. Il testo veniva così affidato sempre più frequentemente a una sola voce, verso una più moderna percezione dell’armonia.

Un’edizione che anche quest’anno è frutto di un grande sforzo organizzativo dell’Associazione Musica Poetica di Fermo, grazie al cui lavoro di coordinamento è stato possibile approntare un cartellone significativo che va dal Fermo Musica Antica al Barocco nel Fermano, fino a “D’Antico: suoni, parole e voci dal passato” e al Concorso Vocale Nazionale patrocinato dalla Feniarco, Federazione nazionale che raccoglie migliaia di formazioni corali dell’intero territorio nazionale.. Il tutto con il contribuito della Fondazione Carifermo, Regione Marche e alcuni sponsor a cui sta a cuore la vita culturale del territorio e grazie alla fattiva e preziosa collaborazione di alcune amministrazioni Comunali, Fermo in primis da sempre vicina alle iniziative artistico/culturali di Musica Poetica, ma anche altre come in questa circostanza quella di Grottazzolina, il Conservatorio Pergolesi di Fermo e la Diocesi di Fermo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti