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“Poli, la Marca in testa”, l’evento megafono del distretto del Cappello

CORSO di formazione, gratuito che si svolgerà venerdì 28 luglio, dalle 16,15 al Palazzo Ricucci Resort e a cui sarà possibile partecipare su prenotazione. Sarà rivolto ad artigiani, imprenditori, manager e professionisti del mondo della comunicazione, della cultura e dell'amministrazione pubblica, e si inserisce nel contesto del PaJe Festival, in programma dal 28 al 30 luglio

Il nostro territorio è un luogo in cui, da sempre, si dà grande risalto alla creazione artigianale e al lavoro manuale in genere. E questo vale in special modo anche per la provincia di Fermo e per il distretto del cappello. A Montappone, infatti, proprio nell’ottica di valorizzare i mestieri artigianali facendoli risaltare in un contesto di comunicazione, nasce “Poli, la Marca in testa”.

L’evento, come spiegato nella conferenza stampa di presentazione tenutasi questa mattina nell’auditorium Cna a Fermo, da Andrea Caranfa, direttore della stessa Cna di Fermo, è «di assoluto rilievo e nasce con l’obiettivo di porre l’accento sul distretto del cappello di Montappone, in assoluto fra i più rilevanti della regione. Quello che si intende fare, poi, è considerare e discutere sul complesso di questioni e difficoltà legate a quel mondo».

Stiamo parlando a tutti gli effetti di un corso di formazione, gratuito, che si svolgerà venerdì 28 luglio, dalle 16,15 al Palazzo Ricucci Resort e a cui sarà possibile partecipare su prenotazione. Sarà rivolto ad artigiani, imprenditori, manager e professionisti del mondo della comunicazione, della cultura e dell’amministrazione pubblica, e si inserisce nel contesto del PaJe Festival, in programma dal 28 al 30 luglio.

Il format, come spiegato dallo stesso Caranfa, prevede l’intervento di diversi esperti di comunicazione. I primi a prendere la parola saranno Michelangelo Tagliaferri, che tratterà il tema dell’identità territoriale, Alessandra Vizi, che si soffermerà sull’employer branding e la capacità di saper comunicare il proprio mestiere, e Fausto Missioni, che rifletterà sull’internazionalizzazione del saper fare. Nella seconda parte interverranno Andrea Maria Antonini, assessore Attività Produttive della Regione, Mauro Ferranti, sindaco di Montappone, Emiliano Tomassini, presidente Cna di Fermo, Gino Sabatini, presidente Cciaa Marche e Ludovico Peroni, direttore artistico del Festival Paje.

L’iniziativa, poi, che è organizzata in collaborazione con il Brand Festival, vedrà la partecipazione di Graziano Giacani, presidente dello stesso Brand Festival. «Siamo onorati di essere stati coinvolti. Credo che sia un’occasione per mettere al centro l’eccellenza artigianale italiana e l’assoluta qualità dei suoi prodotti. Veniamo per poter capire e imparare a raccontare la verità di Montappone. Ovviamente la finalità, portando comunicatori sul territorio, è di creare un percorso per il futuro. Si tratta di un evento “ispirazione” che può portare a qualcosa di continuativo».

A chiudere, dalle 18,45, una tavola rotonda intitolata ‘Di generazione in generazione’. Alla base, come facilmente intuibile dal titolo, la questione del ricambio generazionale nelle aziende. Interverranno, a tal proposito, Attilio e Marco Sorbatti, per la Sorbatti srl, Diletta Tirabasso e Michela Morganti, della Tirabasso Serafino srl e Paolo Silenzi, amministratore delegato del brand Paul Silence.

I saluti finali spetteranno, invece, a Dario Costantini, Presidente nazionale Cna, che, per la prima volta dalla sua elezione, visiterà la provincia di Fermo e tratterà il tema del futuro dei poli manifatturieri italiani.

«Sono contento dell’iniziativa – ha dichiarato il sindaco Ferranti, presente alla conferenza – e sono contento anche dei salti in avanti che il PaJe Festival sta compiendo. Ci siamo focalizzati non solo sulla festa paesana, ma abbiamo cercato di guardare più avanti. Il fatto che la Cna sia partecipe è la dimostrazione che l’attenzione sul nostro distretto è alta. Lavoriamo su un comprensorio in cui la manifattura è la cosa principale per noi. Vogliamo valorizzare la nostra tradizione, ribadire da dove siamo partiti, dove siamo e dove vogliamo arrivare».
Dello stesso avviso anche il vicesindaco Clementi, che sottolinea anche l’importanza del Museo del Cappello, come organo in grado di «mostrare l’evoluzione che c’è stata dal filo di paglia fino ai giorni nostri, sottolineando come, nel tempo, le aziende si sono mosse fino ai giorni nostri».

A chiudere l’incontro è stato l’intervento di Ludovico Peroni. I due eventi infatti, il PaJe e Poli, non solo sono strettamente connessi, dato che uno nasce in seno all’altro, ma condividono gli stessi valori di base. «Il PaJe nasce all’interno della Festa del Cappello, ed è strettamente connesso a quel distretto che è Montappone. Quello che forse manca, però, ed è su questo punto che intendiamo insistere, sono forse canali e competenze giuste per raccontare la nostra realtà. Incentrati molto sul fare, spesso può accadere che la nostra eccezionalità possa passare inosservata. Siamo una realtà con tanti lati inespressi che vogliamo tirar fuori e raccontare. PaJe, ma anche Poli, condividono questi intenti».

Elia Frollà


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