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«Istanza per costruire a Falerone un impianto fotovoltaico grande come 15 campi da calcio» Coldiretti pronta alla mobilitazione

DENUNCIA - Stefano Mazzoni, presidente Coldiretti Fermo-Ascoli: «Urge che la Provincia di Fermo e la Regione Marche – conclude Mazzoni – impediscano sul nascere tutto ciò, preoccupandosi delle imprese cerealicole che quest’anno sono state massacrate da pioggia e grandine con evidenti ripercussioni sul mercato regionale e nazionale del grano e sulla tenuta economica delle imprese stesse. Diversamente, siamo pronti a scendere in campo con una mobilitazione»

«Consumare suolo agricolo, una superficie pari a 15 campi da calcio, per realizzare un impianto fotovoltaico è un’idea scellerata perché nella provincia di Fermo ci sono migliaia di capannoni che possono e devono essere considerati per l’installazione di pannelli fotovoltaici prima di pensare ai campi di grano». Interviene così la Coldiretti Ascoli-Fermo nel commentare l’istanza «avanzata dalla società Edison Rinnovabili spa per realizzare – si legge nella nota di Coldiretti – un mega impianto fotovoltaico da 7 MWp su una superficie agricola di 10,60 ettari nel comune di Falerone»

«Il progetto prevedrebbe l’installazione a terra di 10.304 pannelli su terreni in attualità di coltivazione da parte di diverse aziende agricole e, come se ciò non bastasse – prosegue la Coldiretti nella sua nota – la Edison ha pure chiesto alla Provincia di Fermo di dichiararne la pubblica utilità così da poter espropriare altra terra per realizzare le opere connesse al tracciato di collegamento alla rete elettrica; tali opere, infatti, ricadrebbero su terreni di cui Edison non ha alcuna disponibilità, ubicati nel territorio dei Comuni di Falerone e Montegiorgio, ma allo stesso modo condotti da coltivatori diretti e in attualità di coltivazione».

Stefano Mazzoni, presidente di
Coldiretti Ascoli Fermo

«Siamo consapevoli della necessità di aumentare l’approvvigionamento di energia rinnovabile – commenta Stefano Mazzoni, presidente di
Coldiretti Ascoli Fermo – ma questo deve avvenire attraverso scelte oculate. Prima di andare a occupare la terra si deve considerare tutto il potenziale dei tetti, delle aree industriali, artigianali o comunque non agricole. Ma anche in agricoltura, solo utilizzando i tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole, sarebbe possibile recuperare in Italia una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400Gwh di energia solare, pari al consumo energetico complessivo annuo di una regione come il Veneto».

«Urge che la Provincia di Fermo e la Regione Marche – conclude Mazzoni – impediscano sul nascere tutto ciò, preoccupandosi delle imprese cerealicole che quest’anno sono state massacrate da pioggia e grandine con evidenti ripercussioni sul mercato regionale e nazionale del grano e sulla tenuta economica delle imprese stesse. Diversamente, siamo pronti a scendere in campo con una mobilitazione».


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