È Marco Meconi il presidente neo eletto di Federfarma Marche per il triennio 2023-2026: l’investitura è arrivata nella riunione regionale delle cinque associazioni provinciali dei titolari di farmacia. Meconi, 45 anni, contitolare della farmacia Lunerti di Marina di Altidona, è dirigente del sistema Federfarma di lunga esperienza nonostante l’età. È stato infatti consigliere per molti anni con il compianto presidente Pasquale D’Avella e, nell’ultimo triennio, vicepresidente di Andrea Avitabile.
Ma anche componente del consiglio di amministrazione di Farmacentro e responsabile della società di servizi del sistema Federfarma Marche. Prende il posto di Avitabile, di Senigallia, che ha guidato l’organizzazione rappresentativa dei titolari delle farmacie delle Marche in un triennio di grandi difficoltà per la pandemia e soprattutto per le fondamentali modificazioni. Avitabile lo ha sottolineato: «Il tema della salute e della tenuta del servizio sanitario regionale ha rappresentato per noi farmacisti un argomento scottante visto che la pandemia ci ha messo a dura prova, imponendo un nuovo modello di farmacia da testare e far accettare dalla politica, dalla popolazione ed anche dai colleghi». Con soddisfazione ricorda che «gli ultimi anni hanno attribuito ai titolari di farmacia una maggiore autorevolezza anche come professionisti proiettati a dare risposte al cittadino».
Meconi, come presidente, sarà affiancato dal predecessore come vice, da Ida Kaczmarek di Macerata come segretaria, e da Patrizia Righetti di Ascoli Piceno come tesoriere. Il presidente esprime «un sentito ringraziamento» a coloro che lo hanno preceduto nell’impegno associativo «che rappresentano un esempio da replicare». Conferma anche la soddisfazione personale per avere «avviato la sperimentazione della farmacia dei servizi che ha posto la nostra regione prima in Italia, coinvolgendo più di 290 farmacie in un percorso che potrà assicurare nuove risposte nei servizi alla salute anche per i cittadini delle aree interne, distanti dai poli ospedalieri dove le farmacie rurali svolgono un ruolo basilare». Il Consiglio direttivo ha idee chiare sul futuro percorso: «Le farmacie non sono più negozi del farmaco, ma hanno acquisito una evoluzione basilare nella professionalità, nel rapporto di fiducia con il cittadino, nella considerazione della politica verso le nostre attività che, nelle Marche, vogliono sperimentare un modello di farmacia che si attiva per la presa in carico del paziente, creando le condizioni per alleggerire le liste di attesa e frenare la mobilità passiva», conclude il presidente.
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