«In un anno di lavoro abbiamo fatto delle scelte che presto porteranno dei bei risultati. E, possiamo dirlo, siamo un fiore all’occhiello per il Fermano, per le Marche ma anche a livello nazionale». A parlare è il presidente della Steat, Remigio Ceroni che inizia a tirare le prime somme dopo un anno, si diceva, di lavoro del nuovo cda (che si è insediato il 22 luglio del 2022). E a dare lo spunto a Ceroni è stato l’articolo pubblicato da Cronache Fermane sullo stato di salute, di certo non roseo, dei mezzi pesanti nelle Marche, stando ai dati forniti dall’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti di Continental per il trasporto di merci e persone. «Ecco – specifica Ceroni – noi siamo proprio in esatta controtendenza rispetto a questi dati».
«La Steat investe sul rispetto dell’ambiente e sulla sicurezza. Il nuovo cda – dichiara il presidente – ha approvato un ingente piano di acquisti per il rinnovo della flotta di autobus. Nel corso degli ultimi 18 mesi sono stati ordinati un totale di 51 veicoli euro 5 ed euro 6 tra autobus di linea, scuolabus e autobus da noleggio, pari a quasi la metà della flotta della società. Di questi sono già entrati in servizio 27 autobus di linea, 10 scuolabus e 2 mezzi per il noleggio, mentre i rimanenti saranno immatricolati entro i primi mesi del 2024. L’importante piano di acquisti ha consentito di eliminare tutti i bus euro 0, euro 1 ed euro 2 già a partire da dicembre 2022, mentre a partire dalla fine di quest’anno saranno eliminati anche i bus euro 3 ed euro 4. Pertanto la società sarà dotata di veicoli a minore impatto ambientale e si porrà ai vertici regionali anche per la vetustà media del parco circolante che raggiungerà i 7 anni al termine del piano investimenti».
Sul fronte ambientale, Steat ha dunque deciso di puntare sull’alimentazione a metano, quella con il minore impatto ambientale tra tutti i combustibili fossili. «Esatto – conclude il presidente Ceroni – sono stati ordinati 16 autobus alimentati a gas naturale che si aggiungeranno ai 14 già operativi sul servizio urbano di Fermo. La quota di questi veicoli rappresenterà circa il 25% del totale degli autobus. È uno sforzo importante anche sul fronte infrastrutturale, Steat sta infatti realizzando anche una nuova stazione di ricarica metano presso il deposito di Santa Lucia. Tale impianto, attivo da ottobre consentirà di rifornire fino a 60 autobus a metano al giorno, pertanto la quota di questa alimentazione potrà crescere ancora nei prossimi anni».
g.f.
Nel Fermano i mezzi pesanti più vecchi delle Marche, predominano le “classi” più inquinanti
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati