«Il saper fare non deve essere una virtù che si trasforma in un limite. Non deve diventare una rocca attraverso cui isolarsi. Dobbiamo essere in grado di comunicare a pieno la nostra realtà e il nostro territorio». È con queste parole che Graziano Giacani, di Brand Festival, ha concluso, nella giornata di ieri, il suo intervento a “Poli. La Marca in testa”, evento tenutosi al Palazzo Riccucci Resort di Montappone. Tra i presenti, per Cna, il segretario nazionale Otello Gregorini e quello regionale Moreno Bordoni.
Tornando alle parole di Giacani, sono le sue osservazioni, inserite nel più ampio ragionamento sul valore, l’importanza e la difficoltà di essere “Marca” nelle Marche, che possono racchiudere il nocciolo centrale dell’incontro. L’evento, inserito nel contesto del PaJe Festival è stato un’occasione per riflettere sull’eccellenza artigianale italiana, sulla qualità dei prodotti che questa riesce a realizzare e sulle difficoltà del settore della moda, ambito in cui il “Distretto del Cappello” si inserisce.
L’incontro, in una sua prima parte, ha avuto un taglio più formativo, dato che hanno preso la parola tre esperti della comunicazione, che nella mattinata hanno avuto il piacere di visitare il distretto e i suoi punti di produzione. Sono emersi così, in ciascun caso, elementi di grande valore e punti deboli su cui invece è necessario riflettere. Michelangelo Tagliaferri, ha riflettuto sul concetto di territorio inteso, per citare le sue parole, come «il luogo delle associazioni umane, delle cose che si fanno insieme». In questi termini il punto essenziale è stato l’identificazione della comunità del posto come la comunità del cappello. In seguito, a prendere la parola, è stata Alessandra Vizzi, manager delle Risorse Umane con trentennale esperienza nello sviluppo delle organizzazioni attraverso le persone. La sua riflessione, facendo leva sui dati concreti della presenza delle specifiche aziende del territorio sul web, ha offerto interessanti punti di vista e spunti di miglioramento sull’employer branding. Fausto Massioni ha riflettuto, invece, riportando anche le proprie esperienze, sul concetto di internazionalizzazione e di attrazione del saper fare, individuando la prima come esperienza di baratto e contaminazione di culture.
A questo ragionamento, è seguita una parte che, invece, si potrebbe definire più istituzionale, in cui sono stati gli stessi imprenditori del “Distretto del Cappello” a parlare. Infatti, è stata organizzata una tavola rotonda dal titolo “Di generazione in generazione”, coordinata d Stella Alfieri in qualità di ufficio stampa e responsabile del settore comunicazione di Cna, proprio per porre al centro dell’attenzione la questione del ricambio generazionale nelle aziende. A tal proposito hanno partecipato Marco e Attilio Sorbatti per la Sorbatti Srl, Diletta Tirabasso e Michela Morganti per la Tirabasso Serafino Srl e Paolo Silenzi in qualità di ad del marchio Paul Silence.
Questo momento, inoltre, è stato preceduto dall’intervento di importanti figure istituzionali. A prendere la parola sono stati Mauro Ferranti, sindaco di Montappone, Emiliano Tomassini, presidente Cna Fermo, che ha puntato «sull’urgenza di intervenire per far fronte a tutte le difficoltà delle imprese del mondo della moda», Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche, il consigliere regionale Andrea Putzu, Graziano Giacani, per Brand Festival, e Ludovico Peroni, direttore artistico di PaJe Festival, che ha sottolineato «l’importanza, per tutto il festival e l’iniziativa, di tirare fuori tutto quello che ruota intorno al cappello per far sì che questa tradizione possa durare ancora».
Presente anche l’assessore Attività Produttive della regione Marche, Andrea Maria Antonini. «Per dare ulteriori strumenti e aumentare la competitività delle aziende – ha affermato – tornerò a Montappone per la presentazione di bandi di innovazione, in buona parte da destinarsi al sistema moda. Saremo a Montappone per la presentazione di questi bandi, convinti del fatto che la Regione può accompagnare e sostenere le aziende del territorio nelle loro attività».
Tanti i temi sul piatto in questa seconda parte, dalle questioni spinose legate alla carenza di manodopera all’elevato costo del lavoro, dalla pressione fiscale alla necessità di più efficaci corsi di formazione e all’ingresso delle nuove generazioni nelle aziende.
Elia Frollà
“Poli, la Marca in testa”, l’evento megafono del distretto del Cappello
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