Torre faro per illuminare la Protezione civile di Porto San Giorgio: «Al servizio di chi è in difficoltà»

PORTO SAN GIORGIO - Si eleva fino a 8 metri e mezzo. Illumina fino a 5 mila metri quadrati e può erogare 1 kilowatt e mezzo di luce. Ha un'autonomia di 200 ore continue. Nel frattempo, i locali dell'autoparco che ospitavano la rimessa della Protezione civile, oggetto del rogo di febbraio, continuano ad essere sotto sequestro e si è in attesa dei vari passaggi relativi alle coperture assicurative. La sede del Coc è stata spostata

di Serena Murri 

Una torre faro ad illuminare l’operato della Protezione civile. Si tratta di uno strumento di emergenza che illumina vaste zone e serve quando si allestisce un campo tende, verrà utilizzato durante le emergenze e per fornire energia elettrica. Il faro è stato inaugurato al porto turistico, presso la sede di Liberi del Vento, alla quale la Protezione Civile fornisce supporto in mare durante gli eventi sportivi.

Il coordinatore della Protezione Civile di Porto San Giorgio, Luciano Pazzi ha illustrato quella che ha descritto come «un’attrezzatura importante e professionale. È una torre faro con gruppo elettrogeno incorporato, si eleva fino a 8 metri e mezzo. Illumina fino a 5 mila metri quadrati con la sua luce e può erogare 1 kilowatt e mezzo di luce. In più, è azionabile con un crepuscolare. Ha un’autonomia di 200 ore continue. Andrà ad aggiungersi alle attrezzature che siamo riusciti in parte a salvare dal rogo ma è difficile rifornirci di tutte le attrezzature accumulate in 25 anni (che l’associazione compirà il prossimo anno). La nostra disponibilità non è solo per il comprensorio fermano ma per qualsiasi territorio che ne ha bisogno. Un impegno a 360 gradi, che comprende le ultime emergenze e alluvioni». Nel frattempo, i locali dell’autoparco che ospitavano la rimessa della Protezione civile, oggetto del rogo di febbraio, continuano ad essere sotto sequestro e si è in attesa dei vari passaggi relativi alle coperture assicurative. La sede del Coc è stata spostata. Finché non ci sarà la relazione che attesti la stabilità di tutta la struttura, non si potrà fare niente ne prendere decisioni sull’area, almeno fino a che non ci sarà la perizia.

Dopo l’incendio, solo una parte delle attrezzature è stata salvata, ha ricordato il sindaco, Valerio Vesprini: «Il vostro lavoro – le parole del primo cittadino rivolgendosi alla Protezione civile – sarà riconosciuto. Questa donazione è la riprova di uno strumento veramente all’avanguardia, a testimoniare quello che voi avete fatto e state facendo, operando non solo in città ma su tutto il territorio. Sono orgoglioso di avere un gruppo di volontari sempre a disposizione. Sappiamo che voi ci siete sempre».

A donare il dispositivo, l’azienda Energean presente con la responsabile Marcella Semenza e Alfredo Properzi. Questa mattina, al porto era presente anche il funzionario regionale del Volontariato di Protezione Civile, Mauro Perugini che con Luciano Pazzi, condivide situazioni di emergenza da oltre due decenni: «Da 21 anni seguo il volontariato e molti gruppi li ho visti nascere. Erano 6 mila i volontari di Protezione civile che nei 2 anni di Covid, hanno collaborato con il servizio sanitario per garantire un miglior superamento dell’emergenza. Abbiamo iniziato il 5 marzo 2020, montando tende fuori dal pronto soccorso di Torrette, quando non sapevamo nulla sul Covid. Come Regione Marche, siamo fieri del volontariato, esiste un’ottima collaborazione»

Per l’occasione erano presenti anche Valerio Vagnozzi del Lions Romagna Marche Abruzzo Molise e Cesarino Caione club Lions, Fermo Porto San Giorgio che hanno ricordato che nel 2019 è stato attivato un protocollo d’intesa tra il dipartimento di Protezione civile e il Lions 108 Italy che individua i campi e le modalità d’intervento dei Lions che diventano una struttura operativa con collaborare sul campo.


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