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«L’Ente Contesa assente al tavolo di conciliazione» Le critiche della contrada San Giovanni

SANT'ELPIDIO A MARE - La nota con le dichiarazioni del priore e vicepresidente Recchioni: «E’ chiaro che una manifestazione come questa oramai va rimessa in capo al Comune perché non è possibile che, se deve essere rappresentativa della città di Sant'Elpidio a Mare, possa essere gestita da pochi privati»

«Fumata nera per la contesa del Secchio. Il sindaco Pignotti aveva convocato per la giornata di oggi tutti i soggetti interessati nella querelle giudiziaria sulle manifestazioni storiche elpidiensi nella speranza di poter giungere ad una soluzione della vicenda, magari argomentando una proposta. Ma così non è stato poiché all’incontro hanno partecipato solo la Contrada San Giovanni ed il Comune: grande assente l’Ente Contesa del Secchio che evidentemente ha inteso di non sedersi ad un tavolo conciliativo». E’ quanto si legge in una nota che riporta le dichiarazioni del priore e vicepresidente Renzo Recchioni.

«Seppur a soli 10 giorni dalla Contesa del Secchio, abbiamo partecipato all’incontro speranzosi di poter giungere ad una soluzione perché come detto più volte teniamo alla manifestazione e alla città. Evidentemente c’è chi la pensa diversamente e crede di essere proprietario della Contesa del Secchio e al di sopra della legge. Se non basta un provvedimento del giudice a spiegare che la contrada San Giovanni è viva, legittimata a partecipare ed è rappresentata, allora siamo veramente sconfortati ma in ogni caso pronti ad effettuare la Contesa del Secchio perché la Contrada è una e non ci può essere una seconda contrada. L’ex commissario ancora non riconosce quello che un giudice ha stabilito. Ora la legge la rispetti l’Ente Contesa. Basta confusione» è quanto dichiara il Priore e vicepresidente Renzo Recchioni.   

«Cosa accadrà staremo a vedere anche per ciò che concerne l’organizzazione della locanda della contrada dei rossi. Quello che sappiamo è che il Comune ha respinto la nostra richiesta di occupazione di suolo pubblico per piazzale Marconi mentre per piazza Gramsci il suolo pubblico è stato concesso all’Ente Contesa. Quindi allo stato ci pare improbabile che i nostri volontari, seppur pronti, possano effettuare il servizio di somministrazione nella locanda di Piazza Gramsci. Su questo punto non abbiamo avuto nessuna risposta da parte dell’Ente Contesa che non dialoga con noi e non sappiamo cosa ha intenzione di fare. La cosa assurda di tutta questa vicenda è che ci sono persone pronte a dare il loro contributo ma ciò non va bene. La vicenda oramai sta diventando grottesca con un provvedimento del Tribunale di Fermo che se non venisse rispettato, appare oramai chiaro, alimenterebbe ulteriori contenziosi. E’ chiaro che una manifestazione come questa oramai va rimessa in capo al Comune perché non è possibile che, se deve essere rappresentativa della città di Sant’Elpidio a Mare, possa essere gestita da pochi privati».


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