di Silvia Remoli
Il tanto discusso drappo dipinto da Michelino Iorizzo (travolto da numerose critiche per non aver inserito nell’opera alcun richiamo al Duomo ed ai cavalli), consegnato dal Sindaco Paolo Calcinaro al priore Francesco Catini, ha trovato la ‘sua casa’ in contrada Pila che con esso, raggiunge quota due palii vinti, dopo i lunghi 41 anni di attesa (Pila ha all’attivo solo un trofeo, quello della prima edizione, del 1982), tra cabale, scaramanzie e sfottò degli sfidanti, tanto da arrivare quasi a provare una sorta di felicità generale nel vedere le lacrime liberatorie di tutti i bianco-azzurri.
La loro compattezza sempre più solida nel tempo, la loro tenacia, la loro pazienza, sono state premiate, grazie anche alla splendida prestazione del fantino Alessandro Fiori sul cavallo Diamante Prezioso; abbinamento obbligato per Pila che, alla Tratta dei Barberi, ha pescato per ultima, come se il destino fosse già scritto!
Una conquista emozionante e partecipata, con il drappo che viene subito portato in Duomo tra tamburini, bandiere, abbracci, sorrisi e lacrime di gioia, come quelle di Francesco Catini che dedica questa agognata vittoria a tutti i suoi contradaioli e a una persona speciale: «Sono stati anni bellissimi in contrada dove, insieme, abbiamo fatto di tutto. Dedico questo momento a mio nonno che non c’è più, glielo avevo promesso».
Una Cavalcata dell’Assunta ricca però anche di altri premi per Pila, che in questa 42eesima edizione ha vinto anche il Torneo di Calcetto, il Tiro per l’Astore e Bandiere al Vento.
Ma non solo questa sequela di obiettivi centrati ha fatto pensare a molti che questo fosse un anno fortunato per Pila. Infatti si sono susseguite delle coincidenze che hanno posto non pochi dubbi su un trofeo predestinato: Pila, che è appunto ultima nell’albo d’oro, è risultata , per sorteggio, ultima a sfilare nel corteo storico, e poi
ultima nella scelta dei cavalli nella tratta dei Barberi del 12 agosto, ultima nella estrazione della batterie avvenuta ieri sera dopo il corteo processionale in notturna, ed ancora ultima nella estrazione delle posizioni al canapo nella finalissima di stasera.
E, visto che c’è una forte componente religiosa nelle radici del Palio che porta il nome della Madonna Assunta in cielo, allora forse è proprio il caso di sottolineare che un passo della Bibbia ci ricorda (a prescindere dall’essere credenti o meno) che… “gli ultimi saranno i primi” !
P.S. : e forse non è neanche un caso che il primo palio, quello dell’edizione del 1982, l’unico prima di oggi vinto dai bianco-azzurri, fosse privo della figura dei cavalli e del simbolo del Duomo?
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