facebook twitter rss

Distretto calzaturiero fermano-maceratese, le priorità di Cna: «Ricerca di manodopera specializzata e necessità di tutelare la filiera»

FERMO - L'associazione riporta l'attenzione su credito d'imposta per campionari e fiere e sgravi per nuove assunzioni. Il responsabile Cna Federmoda Marche, Alessandro Migliore: «Per brandizzare il nostro distretto abbiamo bisogno di fare squadra»

Ricerca di manodopera specializzata e necessità di tutelare la filiera: sono le priorità del distretto calzaturiero fermano-maceratese ed è su queste che si gioca il futuro del comparto. 

Non a caso, a livello regionale, è aperto un focus proprio sui distretti produttivi moda, come spiega Alessandro Migliore, responsabile Cna Federmoda Marche: «Per brandizzare il nostro distretto abbiamo bisogno di fare squadra, condividere una strategia comunicativa importante e adeguata per essere protagonisti sul mercato mondiale. Un lavoro complesso ma fondamentale, anche per comunicare ai più giovani che le condizioni lavorative delle fabbriche e delle manovie di una volta non esistono più. Il lavoro artigiano e la manifattura stanno vivendo una nuova stagione, all’insegna della creatività, dell’innovazione e dell’unicità». 

Nei giorni scorsi il ministero per il Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha presentato il Piano transizione 5.0 e la nuova Sabatini Green. «Cna Federmoda ha partecipato – riferiscono Alessandro Migliore ed Andrea Caranfa, direttore Cna Fermo – portando un importante contributo di idee rispetto a

da sin. Andrea Caranfa e Alessandro Migliore

formazione, filiera, innovazione ed internazionalizzazione e puntando l’attenzione su tre linee di intervento: mantenere la centralità della creatività Made In Italy, attraverso un credito d’imposta del 30% sulla ricerca e sviluppo dei campionari moda (stilista, modellista, prototipia), sulle partecipazioni a fiere e showroom, in Italia e all’estero, e sulle attività di pubbliche relazioni attraverso social media e in forma digitale sui diversi mercati; sostenere l’occupazione attraverso sgravi fiscali per nuove assunzioni femminili di tutte le età nella misura del 100% su apprendistato e del 30% su nuove assunzioni per tre anni (il settore impiega un 70% di manodopera femminile) e riduzione del cuneo fiscale per aumentare stipendi e rendere il lavoro appetibile; creare forme di finanziamento ad hoc per il settore». 

Le parole d’ordine per il comparto calzaturiero sono formare, innovare ed internazionalizzare. Ne è convinto Caranfa, che è anche componente del Tavolo Provinciale per la Competitività e lo Sviluppo del Fermano, dove il tema moda è affrontato di concerto con le altre associazioni di categoria, le parti sociali, le istituzioni: «Sono requisiti necessari per essere competitivi sul mercato globale. Non possiamo più assistere ad iniziative di singoli che portano poco o niente: solo insieme e condividendo obiettivi e percorsi si possono raggiungere risultati». 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti