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Cisl Fp: «Soldi dei dipendenti della sanità bloccati per ”indecisione”». Ai medici fermani mancano 27 mila euro

SANITÁ - I sindacati denunciano una mancanza di pagamenti per i dipendenti di Medicina Trasfusionale di tutta la regione. Il monito del segretario regionale Donati: «La Regione risolva le soluzioni ai tanti inciampi amministrativo-burocratici, altrimenti il rischio è che si blocchi ogni attività aggiuntiva»

Giuseppe Donati, Segretario Cisl Fp

«Non vuole proprio smentirsi l’esecutivo regionale delle Marche in materia di sanità. In particolare il Servizio Salute ancora una volta si trova in un dilemma di tipo burocratico-amministrativo causato dalla nuova riforma sanitaria che ha abolito Asur per creare 7 nuove aziende autonome. Delle situazioni pendenti al 31/12/2022 riguardanti Asur, doveva occuparsene la gestione liquidatoria attribuita alla Ast Ancona ma evidentemente sono molti i passaggi non chiariti o previsti dal legislatore, di cui stanno facendo le spese i dipendenti del Ssr». Inizia così la nota sindacale della Cisl Fp Marche firmata dal segretario regionale Giuseppe Donati.

«Nelle settimane scorse solo grazie ad un fortissimo pressing sindacale in primis della Cisl Fp e dell’impegno personale messo in campo dal direttore del servizio salute, si era riusciti a far corrispondere al personale dipendente la remunerazione spettante per il raggiungimento degli obiettivi di performance 2022. Anche in quel caso l’ostacolo principale era stato la competenza dell’Organismo Interno di Valutazione che doveva relazionare sul raggiungimento degli obiettivi di produttività del personale del comparto delle ex aree vaste. Era infatti nata una disputa su chi effettivamente dovesse certificare l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi. Risultato? Il pericolo di stallo – continua Donati -. Adesso si sta ripetendo il medesimo problema per quanto riguarda il personale del Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale. Questi professionisti sia della dirigenza che del comparto, devono percepire complessivamente circa € 350.000 ma la strada per autorizzare il pagamento non si trova, a quanto pare, sempre per i medesimi problemi di competenze tra il prima ed il dopo la riforma».

Una situazione burocratica, sostanzialmente, che la Cisl descrive come «paradossale che ha assunto i connotati del discriminatorio tra dipendenti del medesimo Ssr, quando agli operatori della Medicina Trasfusione dell’ex Aou Marche Nord di Pesaro sono state pagate giustamente nel mese di giugno, le somme spettanti loro per il progetto Dirmt al quale hanno partecipato anche i colleghi delle ex Aree Vaste che però sono rimasti con le tasche vuote».

Quello che Donati chiede a chi ha voluto fortemente questa riforma è quello di «risolvere le soluzioni ai tanti inciampi amministrativo-burocratici di cui sta facendo le spese soprattutto il personale dipendente a cui si chiede sempre dei sacrifici per poi non dare seguito agli impegni assunti. E’ umiliante dover chiedere ripetutamente come fosse una “concessione” ciò di cui si ha diritto a fronte di un lavoro fatto ed un accordo sottoscritto».

I sindacati portano come esempio il personale della dirigenza e del comparto della Medicina Trasfusionale della Ast di Fermo che «deve percepire, a fronte di quasi 1000 ore lavorate in più rispetto a quelle contrattualmente dovute, somme pari a 27 mila euro. Questo perché la Regione annualmente chiede a questi professionisti, nonostante le carenze di organico, di incentivare la raccolta e la lavorazione del sangue da utilizzare in favore di tutti i pazienti marchigiani che ne avranno necessità, e non solo quelli fermani. Tutto questo sancito da un apposito accordo regionale firmato annualmente tra le Organizzazioni Sindacali e la Direzione del Dirmt. Purtroppo, nonostante questo, al momento è in atto uno stucchevole scarica barile sul problema di chi debba stilare la relazione autorizzativa al pagamento, che è inaccettabile anche perché sta andando avanti da mesi».

«L’assessore Saltamartini ed il direttore del servizio salute Draisci sono stati investiti del problema ancor prima della pausa estiva, con una nota unitaria di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, ma ad oggi non solo non vi è stata alcuna risposta ufficiale alla nota inviata ma il problema persiste ed esiste ed è rimasto senza soluzione. Fondi economici già stanziati, che potevano essere nelle disponibilità dei lavoratori in estate se non prima, sono invece fermi e bloccati a causa di questioni amministrative – conclude Donati -. Se tutto questo non si risolverà a brevissima scadenza, il personale del Dipartimento di Medicina Trasfusionale, che è sul piede di guerra perché si sente preso in giro, si sentirà legittimamente autorizzato a bloccare ogni attività aggiuntiva con il risultato di drastiche diminuzioni di produzione di sangue per le Aziende del Sistema Sanitario Regionale ed una gravissima ricaduta su tutto il sistema dell’emergenza e dell’attività chirurgica».


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