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Guardia medica, il punto di vista di Malcangi: «Situazione meno emergenziale di quella dipinta»

PORTO SANT'ELPIDIO - Il consigliere comunale con delega alle politiche sanitarie, seppur non negando le criticità, parla di un miglioramento della situazione nella città costiera: «Impegno dell'Ast è stato tangibile, purtroppo la nostra città è poco attrattiva per un medico vista la mole di lavoro che in estate raddoppia»

Il dottor Giuseppe Malcangi

Dopo che in questi giorni si è parlato tanto di guardia medica, guardia turistica e riorganizzazione della medicina generale a Porto Sant’Elpidio, il consigliere comunale con delega alle politiche sanitarie Giuseppe Malcangi interviene sulla questione in qualità di medico di medicina generale.

«Il problema della continuità assistenziale (ex guardia medica) a Porto Sant’Elpidio è annoso, ben noto, ma di non facile soluzione – dice Malgagni -. Porto Sant’Elpidio è una sede “poco attrattiva” per un medico, soprattutto per via della mole di lavoro da affrontare e che in estate raddoppia. È comprensibile che, a parità di compenso, un medico scelga sedi, magari periferiche, con flusso di utenti nettamente inferiore. In una situazione oggettiva di carenza di medici come quella attuale, il fenomeno si amplifica. Basti pensare che nella nostra città al momento non c’è nessun medico titolare del servizio, che quindi svolga turni con regolarità; i turni sono svolti da medici che possono decidere di mese in mese di ruotare nelle sedi a loro più congeniali».

Una situazione che, secondo il consigliere, quest’anno è migliorata sensibilmente e «l’impegno della AST è stato tangibile, anche grazie ad un progetto di coordinamento e organizzazione delle risorse promosso dal dr Sergio Corsi e seguito in prima persona dalla dr.ssa Lucia Gatti, che ha garantito una continuità di servizio che non si vedeva da tempo. Basti pensare, per fare un esempio, che in data primo maggio 2022 era presente una sola guardia medica in tutta la provincia. I risultati del progetto a mio avviso sono stati importanti, se si confrontano i dati con quelli degli anni precedenti».

«Per ciò che riguarda la guardia turistica, sarebbe auspicabile un’estensione del periodo da coprire, ma è anche vero che in mancanza di medici, questo potrebbe andare a scapito del servizio della guardia medica e dei punti di primo intervento, servizi essenziali che verrebbero meno. Ci sono anche AST dove questo servizio non viene offerto per nulla – continua -. Ho avuto contatti in queste settimane con le principali strutture ricettive, per raccogliere perplessità e suggerimenti, al fine di organizzarci al meglio per la prossima stagione. Va ricordato che noi stessi medici di famiglia possiamo assistere i turisti dietro opportuno compenso (nel caso della guardia turistica pagano in ogni caso tutti gli utenti fuori regione)».

Restano pur sempre le innegabili criticità, ma sempre secondo l’opinione del dottor Malcangi, la situazione è meno emergenziale di come è stata dipinta: «Ci attendono cambiamenti, in virtù dei nuovi accordi regionali, prossimi ad essere siglati, che prevedono un’ottimizzazione dei servizi di assistenza primaria e continuità assistenziale. Io credo fortemente nel progetto di riorganizzazione della medicina generale a Porto Sant’Elpidio, orientato sulla collaborazione di noi colleghi in lavoro di equipe, affiancati da personale di studio congruo e figure infermieristiche qualificate, magari con l’ausilio di specialisti, in una struttura moderna e attrezzata, così da rispondere meglio alle esigenze dell’utenza con servizi di prossimità ed accogliere i futuri progetti di telemedicina».

 


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