di Elia Frollà (foto e video Simone Corazza)
«Credo sia doveroso dire che si tratta di un riconoscimento molto importante, che va a premiare la sanità fermana per l’impegno e le capacità dimostrate, nonché per il modo di esprimersi sul piano umano. La nostra, quella della provincia e della regione, si è mostrata una sanità di grande levatura nazionale che ha saputo dimostrare il proprio valore». Queste le parole di ringraziamento e stima, pronunciate dal prefetto di Fermo, il Michele Rocchegiani, che, proprio questa mattina, presso il palazzo Caffarini – Sassatelli della Prefettura, ha consegnato l’attestazione al Merito della Sanità Pubblica al Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica Area Vasta 4 guidato dal dottor Giuseppe Ciarrocchi, accompagnato dal direttore generale dell’Ast, Gilberto Gentili. Presenti anche i direttori amministrativo e sanitario dell’Ast, Alberto Carelli e Simona Bianchi. In sala anche i vertici delle forze dell’ordine, la presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri, Anna Maria Calcagni, e il vicesindaco di Fermo, Mauro Torresi.
Nello specifico, l’importante riconoscimento è stato, con Decreto del Presidente della Repubblica del 31 maggio 2023, consegnato al direttore Giuseppe Ciarrocchi, in rappresentanza di tutti gli operatori del distretto. La candidatura per l’attestato è stata proposta per la gestione dell’emergenza sanitaria legata all’epidemia di Covid-19, riferendosi, in particolar modo, al ruolo avuto dalla provincia di Fermo.
La candidatura per il riconoscimento e la concessione di un’attestazione di pubblica benemerenza al Dipartimento di prevenzione è stata proposta per l’attività svolta nella gestione, si diceva, dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Covid-19 con riferimento alla provincia di Fermo, ovvero per il ruolo determinante che il Dipartimento sanitario ha svolto, sotto la direzione del suo direttore, nel porre un argine alla diffusione della pandemia da Covid-19 concorrendo con le altre componenti del sistema di protezione civile alla tutela della salute collettiva sul territorio della provincia di Fermo.
«Sono emozionato, non lo nascondo, è un riconoscimento inaspettato, ma sono solo il portabandiera dei tanti operatori sanitari, prodigatisi in occasione della recente pandemia», ha commentato Ciarrocchi, durante la consegna del riconoscimento. «È stato un periodo difficile, di una drammaticità unica. La caratteristica del virus, poi, è stata proprio la novità. Ha colto tutta la popolazione mondiale impreparata, abbiamo registrato moltissime vittime, soprattutto nella parte più anziana della popolazione. Il messaggio per il futuro è chiaro: dobbiamo attenderci nuovi eventi di questo tipo e non dobbiamo più farci trovare impreparati. Per questo occorre investire sulla sanità pubblica e sulla prevenzione. Ci siamo trovati di fronte ad un evento inaspettato, un virus nuovo, a mortalità elevata ed a grave morbosità che ha colpito particolarmente le fasce di popolazione fragili, primi tra tutti gli anziani nelle strutture; abbiamo all’inizio provato a fronteggiare con le nostre armi tradizionali ma ci siamo accorti che dovevamo fare di più, oltre a guarire i pazienti dovevamo mettere in sicurezza gli operatori sanitari e la popolazione tutta in un’ottica preventiva che è questo forse lo sforzo che è stato premiato, l’ottica di sistema, molto più impegnativa ma che può dare i migliori risultati nel lungo periodo”. Meritato riconoscimento quindi a tutta la sanità fermana».
Presenti all’evento anche il vicepresidente della Regione Marche e Assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini e, si diceva, il direttore generale della Ast di Fermo, Gilberto Gentili.
«Se si ripercorrono le fasi di questo percorso – ha affermato Saltamartini – sembra essere avvenuto secoli fa, invece si tratta di ieri. Siamo partiti con pochissimi posti letto di terapia intensiva nel territorio come in tutta la regione. In pochi mesi li abbiamo notevolmente aumentati. Siamo stati tra le prime regioni a riflettere sull’uso degli anticorpi monoclonali e a mettere in atto screening nei palazzetti sportivi. Siamo poi partiti con le vaccinazioni, somministrando 4 milioni di dosi su una popolazione di 1,5 milioni di abitanti: un risultato straordinario. Ogni operatore deve essere orgoglioso di questo attestato, è un premio importante, motivo di grande soddisfazione».
Intervenendo, il direttore della Ast, Gilberto Gentili ha sottolineato come quello di stamattina sia «un momento significativo, non solo per tutti i lavoratori del settore sanitario, ma anche per tutta la provincia e i suoi cittadini. È un premio da dividere con i medici e gli operatori sanitari in primis, ma anche con tutti i cittadini – ha ribadito – In questi due anni anche loro hanno sofferto con limitazioni, privazioni e alterazioni dei classici ritmi di vita. Penso che questa attenzione a Fermo e ai suoi operatori sia indice di quanto tutti noi cerchiamo di lavorare per offrire una sanità di qualità, accessibile e non onerosa, per tutti». Un’occasione importante, dunque, conclusasi con la consegna dell’attestato a Ciarrocchi, momento di grandissima emozione per tutti i presenti.
Dopo aver ringraziato il prefetto di Fermo per sua partecipazione in prima persona a tale riconoscimento, il direttore generale della Ast ha avuto parole di apprezzamento per tutti gli attori presenti alla cerimonia come Anna Maria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici, Rossana Belfiglio del Dipartimento di Prevenzione e Francesca Fratello, coordinatrice degli assistenti sanitari, Diego Illuminati per il territorio ed i suoi predecessori alla guida della sanità fermana durante la pandemia da Covid nonché la Direttrice dell’Ospedale di Fermo, Elisa Draghi che non ha potuto assistere per impegni inderogabili.
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