facebook twitter rss

Captazione idrica sul Tenna, in arrivo l’interrogazione al Parlamento europeo. Baleani: «Verificare l’impatto ambientale»

AMBIENTE - Tanti i punti interrogativi sull'opera secondo il geologo Carlo Baleani, del direttivo regionale di Legambiente e del Circolo Legambiente fermano Terramare: «Rispetto ai dati dell'Università di Camerino, secondo i nostri studi la portata minima dell'acqua non è garantita. Alcune specie sono a rischio»

Carlo Baleani

 

di Alessandro Luzi

Settembre è uno dei mesi più caldi per l’impianto di captazione idrica sul Tenna. Al momento si sta procedendo a passo spedito verso l’avvio dei lavori. «Partiranno tra ottobre e novembre – a confermarlo è il geologo Carlo Baleani, del direttivo regionale di Legambiente e del Circolo Legambiente fermano Terramare -. Noi intanto ci stiamo muovendo per ostruire l’iter. Abbiamo chiesto un parere all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) e vogliamo portare la questione sui banchi del parlamento europeo. Abbiamo sentito l’onorevole Camilla Laureti, Partito Democratico, e sta preparando un’interrogazione. A strettissimo giro verrà presentato». Infatti il progetto è finanziato con i fondi europei del Pnrr. Tuttavia la tutela del patrimonio ambientale è un vincolo imprescindibile imposto dall’Ue. Quindi la Commissione europea, una volta ricevuta la richiesta di pagamento, valuterà il conseguimento dell’obiettivo e il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente. Perciò, intanto i lavori partiranno. Dopodiché, soltanto una volta conclusa l’opera si saprà Bruxelles concederà il finanziamento che ammonta a 11 milioni di euro.

«Secondo l’Ispra andrebbe redatta una valutazione di impatto ambientale o di incidenza, invece nessuno è intervenuto per effettuare queste verifiche – ha continuato Baleani -. Se dovessero essere svolte si andrebbe incontro a uno slittamento dell’avvio dei cantieri». A giugno c’era stato un incontro in Regione sul tema. A caldo il coordinamento ambientalista si era detto soddisfatto di quanto emerso. «Effettivamente state riscontrate delle criticità sul progetto – ha affermato il geologo -. L’iter è stato esentato dalla Via (Valutazione impatto ambientale) e su questo abbiamo espresso i nostri dubbi all’Ufficio ambiente della regione Marche. Per essere stilata le portate devono essere superiori a 200 litri al secondo. Non solo, a 800 metri da dove sorgerà la struttura, fino al 1986 c’era una discarica. L’area non è mai stata bonificata. È molto pericolosa perché i deflussi poi arrivano al fiume. Questa criticità non era stata considerata e per noi è molto grave».

Tenna con la portata di 400 l/s

Secondo Baleani i nodi non finiscono qui. «C’è una discrepanza tra gli studi sulla portata del Tenna condotti dall’Università di Camerino e quelli svolti dal nostro coordinamento ambientalista – ha continuato Baleani -.  Le loro ricerche hanno identificato dei valori di portata molto alta. D’estate addirittura risulta superiore ai 600 litri al secondo. Invece dai nostri dati è emerso che si aggira attorno ai 380 l/s. Le pompe dell’impianto capterebbero circa 200 l/s quindi il fiume arriverebbe al livello di circa 180 l/s, a fronte dei 400 l/s che dovrebbe essere la quantità d’acqua minima vitale garantita». La differenza tra i due studi è rilevante. Occorrerebbe la prova del nove per verificare quali sono i dati più attendibili. Ma chi avrebbe il compito di svolgerla? Intanto se effettivamente l’acqua dovesse scarseggiare inevitabilmente metterebbe a rischio anche la fauna del luogo. «In quella zona vivono la trota del mediterraneo e il gambero di fiume. Sono due specie protette su cui la regione ha investito per proteggerle. Quindi si rischierebbe di vanificare tutte le spese negli ultimi anni. Il paradosso più grande è che i vertici Ciip ci avevano convocato per un confronto. Erano arrivate rassicurazioni che l’impianto potrebbe anche non essere mai attivato. Oltretutto non c’è il via libera della Regione al prelievo dei famosi 200 litri d’acqua al secondo. Nel caso arriverà a lavori terminati. Allora a cosa serve questo investimento? Ora attenderemo le risposte del Parlamento europeo».

 

Dove sorgeva la discarica

Captazione idrica del Tenna, il Coordinamento: «Bene l’incontro con la Regione ma Ciip e Aato dove sono?»

Captazione idrica dal Tenna, il Comitato serra i ranghi: incontro bipartisan e arrivano le mozioni consiliari

Captazione idrica del Tenna, l’ulteriore allarme del coordinamento di difesa del fiume: «A monte c’è una discarica franata»

Captazione idrica dal Tenna, il Coordinamento: «La protesta si allarga». Si valuta il ricorso in sede europea

Captazione idrica dal Tenna, Treggiari torna alla carica e l’ipotesi Gerosa prende quota

Il coordinamento alla Ciip: «Non toccate il Tenna, prelevate acqua solo dal lago di Gerosa»

Prelievo idrico dal Tenna, la Ciip: «Si parte in autunno, si tratta di opere necessarie se vogliamo che l’acqua continui ad uscire dai nostri rubinetti»

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti