di Silvia Remoli
Il primo giorno di scuola coincide con un passaggio importante, specie per chi dalle medie inferiori si dirige verso gli istituti superiori: si cresce, si conoscono compagni provenienti anche da altri paesi, per molti ci si allontana da casa, si studiano materie nuove, si usano strumentazioni più tecnologiche e all’avanguardia, si entra in plessi popolati da studenti anche più grandi, insomma si entra vivamente nel proprio futuro.
All’Itet Carducci-Galilei questo momento cosi delicato è scandito da un’accoglienza molto calorosa alle prime classi, con l’appello di tutte le sezioni e accompagnamento di ogni singolo gruppo di studenti nelle proprie aule, non prima però di aver ricevuto il discorso di benvenuto della dirigente Cristina Corradini e del professor Giuseppe Lupoli, istrionico insegnante di religione, da sempre dotati di un’innata empatia con tutti gli alunni.
Per l’anno 2023-2024 boom di iscrizioni per questa realtà didattica fermana e ben sette classi ai blocchi di partenza (di cui una di “costruzione ambiente e territorio”, l’ex ‘geometri’ per capirci, di ben 30 elementi) , che hanno varcato l’ingresso dopo il taglio del nastro e lancio in aria di coriandoli. Sì perché, come è stato detto nel discorso di apertura del ciclo scolastico «La vera scuola è quella che diverte, nel senso letterale del termine, che volge altrove, che distrae da tutto il resto, che stimola ed incuriosisce!»
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