Le Fiamme Gialle fermane tracciano un bilancio degli interventi effettuati durante il periodo estivo nell’ambito del piano straordinario di vigilanza e controllo economico del territorio.
In occasione della stagione estiva che volge al termine, è stato disposto un potenziamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria su tutto il territorio provinciale; scopo dell’intensificazione operativa, anche sulla base delle indicazioni della locale Prefettura volte al mantenimento di un elevato livello di sicurezza e legalità – esigenze sempre fortemente avvertite dai cittadini e dalle amministrazioni locali – è stato quello di implementare un solido presidio a tutela della legalità, sia per garantire condizioni di concorrenza leale tra le imprese, sia per assicurare alla popolazione di trascorrere un sereno periodo di vacanza.
Oltre al consueto impiego delle pattuglie del Servizio di pubblica utilità “117”, che assicurano una capillare e continua presenza del Corpo sul territorio, sono stati coinvolti ulteriori finanzieri, frequentatori del 93° “Corso Allievi Marescialli” della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, che hanno operato al fianco delle Fiamme Gialle Fermane per rafforzare il presidio di legalità e sicurezza, con particolare attenzione alle zone più sensibili della provincia: stazioni ferroviarie, altri scali del trasporto pubblico, strutture ricettive e luoghi di aggregazione. Nello specifico, i militari hanno identificato 1895 persone, controllato 1187 veicoli ed elevato 48 verbali per violazioni al codice della strada.
L’azione di contrasto ha riguardato molteplici aree di intervento, fra le quali: la trasparenza dei prezzi del carburante, il lavoro irregolare, il traffico di sostanze stupefacenti e la diffusione di prodotti contraffatti o non conformi rispetto agli standard di sicurezza.
La Guardia di Finanza di Fermo, nel corso degli ultimi tre mesi caratterizzati fisiologicamente dall’incremento del traffico veicolare soprattutto in occasione del ferragosto e del “controesodo”, anche in considerazione del perdurare degli aumenti dei prezzi dei carburanti praticati al pubblico, ha svolto numerosi controlli che hanno coinvolto sia i distributori di carburante autostradali che quelli operanti sulla ordinaria rete stradale. Le attività ispettive, finalizzate a contrastare irregolarità ed eventuali manovre speculative, hanno interessato una platea di soggetti accuratamente selezionati sulla base di analisi di rischio condotte sia a livello periferico che a livello centrale – a cura della Componente Speciale del Corpo – si sono estrinsecate nella verifica del rispetto delle disposizioni concernenti le comunicazioni obbligatorie dei prezzi applicati al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della corrispondenza tra prezzi indicati (con riguardo anche alle corrette modalità di esposizione al pubblico) e quelli effettivamente applicati, oltreché nel controllo sul corretto assolvimento degli obblighi fiscali, sul regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto.
Molteplici ed efficaci sono state le operazioni volte al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, sovente espletate con l’ausilio delle unità cinofile specialmente in prossimità di locali notturni e luoghi di aggregazione della movida locale, con particolare attenzione alle zone litoranee, decisamente più permeabili alle attività criminose, in particolar modo nel periodo estivo.
La sostanza stupefacente sottoposta a sequestro, anche a seguito di specifiche attività d’indagine, complessivamente ammonta a quasi 180 kg, per un valore stimato di circa un milione e ottocentomila euro, con denuncia all’Autorità Giudiziaria di 7 responsabili in violazione dell’articolo 73 del Testo Unico delle leggi in materia di stupefacenti; sono state, altresì, segnalate alle competenti Prefetture ulteriori 85 persone, ai sensi dell’articolo 75 del medesimo Testo Unico.
In concomitanza di un noto evento musicale locale, nell’ottica di garantire una stringente cornice di sicurezza alla cittadinanza e nell’ambito di un massiccio ed articolato dispositivo interforze predisposto dal Questore di Fermo (unitamente alla componente specialistica del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona ed altre forze di Polizia), sono stati sequestrati circa 120 grammi di sostanze stupefacenti, tra infiorescenze di marijuana, hashish, “spinelli” già pronti per il consumo, cocaina, ecstasy e metanfetamine, per un valore stimato di oltre 3.000 euro. Tali sostanze erano abilmente occultate sulle persone, fra gli oggetti personali o all’interno di autovetture. Complessivamente, nell’occasione sono state segnalate 55 persone a 21 diverse Autorità Prefettizie per la violazione dell’articolo 75 del D.P.R. 309/1990 del “Testo Unico”. A sette di loro, inoltre, è stata ritirata immediatamente la patente di guida, atteso che gli stessi, trovati in possesso di droga, erano alla guida delle autovetture sottoposte a controllo.
Sempre nel corso di un mirato servizio interforze disposto dalla Questura di Fermo in località Lido Tre Archi, i finanzieri hanno bloccato un’auto con tre persone a bordo al fine di esperire un approfondito controllo. Il cane antidroga, fiutando la sostanza stupefacente, ha segnalato uno dei passeggeri, trovato in possesso di due dosi di droga. All’uomo di 30 anni è stato notificato il verbale di contestazione amministrativa e contestuale divieto di reingresso nel quartiere, così come disposto dal nuovo Regolamento di polizia locale del Comune di Fermo, emesso al fine di scoraggiare l’afflusso di tossicodipendenti, specie se provenienti da altre province.
In un’altra occasione, le unità cinofile antidroga con i cani Fancy e Grant, in sinergia con la Polizia di Stato della Questura di Fermo, hanno scovato, nei pressi di un parcheggio situato nel quartiere Lido Tre Archi, un’auto “delivery” con all’interno centinaia di dosi di droga già accuratamente divise e pronte per la distribuzione o per essere consegnate a domicilio direttamente agli acquirenti.
Importanti risultati sono stati conseguiti anche nell’ambito della lotta alla contraffazione marchi e dell’attività posta in essere a tutela della sicurezza prodotti, diritto d’autore e del Made in Italy. Sono stati sequestrati oltre 106 mila prodotti non sicuri ai sensi del “codice del consumo” (decreto legislativo 206/2005), nonché 510 articoli contraffatti con la conseguente segnalazione di 5 soggetti alla Procura della Repubblica di Fermo, ai sensi degli articoli 474 (commercio di prodotti con segni falsi) e 648 (ricettazione) del codice penale.
Nel comparto tributario, i Reparti del Comando Provinciale hanno effettuato 176 ispezioni e riscontrato 32 irregolarità in materia di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati e dei corrispettivi, anche a seguito di segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”.
Nell’ambito di interventi volti alla verifica del rispetto della normativa sul lavoro, sono stati individuati diversi lavoratori in nero ed elevate sanzioni nei confronti dei relativi datori di lavoro per aver impiegato manodopera irregolare e/o in nero. Quest’ultima rappresenta una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.
L’attenzione e la trasversalità dell’azione del Corpo a presidio del territorio per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda, di lavoro, nonché per la prevenzione di tutte le tipologie di traffici illeciti resterà sempre alta al fine di prevenire e contrastare quelle condotte illecite che minano la sicurezza della collettività e violano le regole del mercato, salvaguardando sia i cittadini che le imprese operanti nel rispetto delle regole.
Le condotte penalmente rilevanti sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.
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