Captazione idrica del Tenna, Treggiari al vetriolo contro Pd e sindaci

«È con grande tristezza e malcelata rabbia che leggiamo le dichiarazioni del direttore della Ciip, Gianni Celani (a Cronache Fermane, ndr): i lavori di captazione delle acque sul fiume Tenna, in località Acqua Gallo tra Amandola e Montefortino, inizieranno entro ottobre. Sembrerebbero vane, al momento, le nostre iniziative di protesta e contestazione del progetto, malgrado avessimo puntualmente confutato i dati delle portate del fiume, ispiratrici del progetto, molto lontane da quelle minime, veritiere, da noi rilevate». A parlare è l’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari, schierato dalla prima ora contro il progetto di captazione idrica sul Tenna.

«Riassumiamo i punti principali della contesa. Perché, a fronte del sistema di prelievo esclusivamente dai bacini artificiali marchigiani, si è optato per l’unico prelievo da fiume come nel caso del Tenna? Perché, pur avendo autorizzati 200 litri al secondo per un totale di 3 milioni di metri cubi annui, Ciip si dovrebbe limitare, a detta della sua dirigenza, a prelevare portate ridotte e solo in tempi limitati? E se così è, la poca quantità che si preleverebbe giustifica l’enorme cifra di quasi 20 milioni di euro in gioco ed il fatto che, comunque, dovrebbe rimanere piena, a contenuto liquido immobile, una condotta di quasi 9 km, con conseguenze negative sotto l’aspetto igienico sanitario? Fatte le debite premesse – continua Treggiari – rimaniamo basiti nel leggere che il Pd provinciale prenderà l’iniziativa – a buoi usciti dalla stalla?- di portare una mozione in Consiglio regionale tramite quel Cesetti che, guarda caso, era presente all’assemblea che organizzammo a Piane di Montegiorgio, fine luglio, e in quella sede prese pubblicamente l’impegno, in accordo con i locali amministratori di centrodestra, di promuovere una delibera, in consiglio comunale, in appoggio alla causa: son trascorsi quasi due mesi e stiamo ancora aspettando. Anche il Circolo Pd di Amandola abbozza un tentativo, inutile e fuori tempo massimo, di contestazione. Ricordiamo, però, che Amandola, dove il Pd amministra, come afferma in piena ragione il direttore della Ciip, ha approvato il progetto, cosí come gli altri Comuni montani. Tutti i sindaci sapevano e tutti sono rimasti in silenzio, lasciando all’oscuro del problema la propria cittadinanza. Ma i nodi verranno presto al pettine ed i primi a subire gli effetti del prelievo saranno gli agricoltori ed i cittadini che frequentano il fiume dove potranno passeggiare nei periodi più critici, purtroppo per noi, anche all’interno dell’alveo. La nostra protesta, nel silenzio totale dei partiti di destra e di sinistra, continuerà a fianco e a supporto di quelle associazioni ambientaliste e di pescasportivi, unici soggetti che hanno dimostrato amore incondizionato verso il nostro territorio».

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