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Nodo classi nei piccoli Comuni, l’annuncio del sottosegretario Frassinetti: «Vogliamo abbassare il numero richiesto degli alunni» (Video)

SCUOLA - Gli annunci di Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell'Istruzione del Merito, nel corso dell'incontro, questa mattina in Provincia, dal titolo "Capire, sostenere, educare. Le nuove sfide per Scuola e Istituzioni". Torna il voto numerico intermedio alla "Primaria"
L'intervento del sottosegretario Paola Frassinetti

Abbassare il numero minimo richiesto per la formazione delle classi, come stabilito dal decreto 81 del 2009, per facilitare la formazione delle classi stesse nei piccoli Comuni e in quelli montani. E’ quanto annunciato questa mattina dall’onorevole Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione del Merito, nel corso dell’incontro, in Provincia, dal titolo “Capire, sostenere, educare. Le nuove sfide per Scuola e Istituzioni”. Il sottosegretario, intervenuto in videocall, ha anche annunciato la reintroduzione del voto numerico intermedio alle scuole primarie.

Presenti, nella sala consiliare della provincia, il presidente Michele Ortenzi, il suo vice e sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, il nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale per le Marche, Donatella D’Amico, il consigliere regionale Andrea Putzu, la dirigente del settore Istruzione, Innovazione sociale e Sport della Regione, Immacolata De Simone e il consigliere con delega all’Istruzione della Provincia, Pisana Liberati. In sala anche le consulte provinciali degli studenti e il presidente Upi Marche, Giuseppe Paolini.

«Saluto gli amici della Provincia di Fermo, che – l’intervento del sottosegretario Frassinetti – mi ha anche ospitato di recente e con la quale c’è un’interlocuzione continua. Il nostro Ministero si è posto fin da subito all’ascolto delle voci della scuola, dei territori e del mondo del lavoro. Una prima risposta è nel Ddl varato lunedì dal Consiglio dei Ministri e che introduce la sperimentazione a quattro anni più due negli istituti professionali e tecnici. L’obiettivo della riforma è allineare l’offerta formativa della scuola alla domanda del mondo del lavoro, delle imprese e del territorio ampliando le possibilità per le scuole di sottoscrivere accordi di partenariato con le imprese e la stipula di contratti in prestazione d’opera così da facilitare la riuscita dei giovani nel mondo del lavoro. Capirete l’importanza di questa riforma per il vostro territorio e per le Marche che ospitano distretti d’eccellenza».

«Inoltre, recependo quanto la provincia di Fermo mi ha segnalato a febbraio, in un documento, è intenzione mia e del partito che rappresento, venire incontro alle problematiche dei piccoli Comuni e di quelli montani nella formazione delle classi iniziali che spesso non raggiungono il numero minimo di iscritti secondo il decreto 81 del 2009, anche a causa del calo demografico. La nostra priorità politica, per ovviare a questa situazione, è quella di iniziare a modificare il decreto abbassando il numero minimo degli alunni richiesto. Da ultimo, sempre per facilitare i rapporti scuola famiglia, verrà reintrodotto il voto numerico quale giudizio intermedio finale, alla scuola primaria, così come richiesto da tanti insegnanti. Saluto la dottoressa D’Amico e auguro a tutti voi un buon lavoro».

Elia Frollà


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