EVENTO del Festival dello Sport, appuntamento domani alle ore 11. L’appuntamento, ad ingresso libero, vedrà sul palco figure di primo piano nell’ambito arbitrale quali Nicola Rizzoli e Fabrizio Pasquali, oltre a Matteo Spinelli (docente dei corsi di formazione del settore arbitrale della Fip). Gli interventi saranno moderati dal giornalista Lorenzo Dallari, già vice direttore di Sky. Tanti gli spunti di riflessione: come sta cambiando la figura arbitrale? Che ruolo avrà l’intelligenza artificiale
(foto da Nicola Rizzoli Official Page di Facebook)
Sarà il teatro Comunale di Porto San Giorgio, domani alle ore 11, ad ospitare il secondo evento del Festival dello Sport dal titolo: “Un futuro senza arbitri? Sfide e rischi tra velocità e lentezza”. L’appuntamento, ad ingresso libero, vedrà sul palco figure di primo piano nell’ambito arbitrale quali Nicola Rizzoli e Fabrizio Pasquali, oltre a Matteo Spinelli (docente dei corsi di formazione del settore arbitrale della Fip). Gli interventi saranno moderati dal giornalista Lorenzo Dallari, già vice direttore di Sky. Tanti gli spunti di riflessione: come sta cambiando la figura arbitrale? Che ruolo avrà l’intelligenza artificiale.
Nicola Rizzoli ha arbitrato 235 gare in serie A e per due volte, nel 2014 e 2015, è stato premiato come miglior arbitro del mondo, oltre ad aver diretto la finale del Mondiale 2014 tra Germania e Argentina. Dal canto suo, Pasquali è l’unico arbitro italiano ad aver diretto 3 Mondiali (2010, 2014 e 2018), due World Cup in Giappone e 14 finali scudetto. La rassegna, ideata e promossa da M&G Scuola Pallavolo e Asd Pallavolo Grotta 50, con il contributo della Regione Marche, conta sul patrocinio dei Comuni di Grottazzolina, Montegiorgio, Porto San Giorgio. “Velocità e lentezza” il tema portante di questo primo anno di kermesse, un progetto che vuole essere di lunga durata e che ha l’intento di coinvolgere un intero territorio senza darsi confini spazio-temporali.
«La cosa più curiosa è che si chiama festival, ma non è né una rassegna di ospiti né un concentrato di appuntamenti, bensì un progetto che vuole attivare un processo attraverso uno sguardo articolato sullo sport – dicono gli organizzatori –. Spesso cadiamo vittime di una retorica buonista nei confronti del valore educativo dello sport, dimenticando alcuni suoi coni d’ombra e trascurando come talvolta finisca per assorbire logiche che non aiutano la vita delle persone (l’esaltazione della prestazione) e la loro convivenza (la separazione tra vittoria e sconfitta)».
Un processo che si è messo in moto e che non vuole bruciare i tempi: alcuni appuntamenti (con Zorzi e con “Parole O_Stili”) hanno preparato il terreno, una cornice tematica (velocità e lentezza) fa da filo rosso. «Solo in questa ottica si comprendono gli appuntamenti di questo fine settimana che provano a interpellare un territorio: guardare alla storia della pallavolo per capire anche il cambiamento della società; concentrarsi sul futuro della figura arbitrale forse nel tempo della sua maggiore messa in discussione, se non possibile estinzione; ripensare allo spazio che nelle nostre vite accelerate hanno sport e gioco» concludono gli organizzatori.