«Correzione di un errore al Prg per un terreno, per noi c’è conflitto di interessi» FdI all’attacco

SANT'ELPIDIO A MARE - Il gruppo consiliare dei meloniani: «In fretta e furia viene messo all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la correzione di un errore al piano regolatore. Nulla da eccepire, se non fosse che la questione interessa proprio una porzione di terreno con un evidente conflitto di interessi. Di errori simili a questo ce ne sono diversi, anche adiacenti all'area interessata, per questo motivo abbiamo chiesto, come gruppo di Fratelli d'Italia, che si faccia una valutazione di interesse generale e non specifica, rinviando il punto e predisponendo così una delibera generale»

«Ieri in Commissione abbiamo assistito a una brutta pagina da parte dell’Amministrazione comunale». Inizia così la nota del gruppo consiliare FdI di Sant’Elpidio a Mare con i consiglieri Gionata Calcinari, Massimo Meconi e Antonietta Schipani.

«In fretta e furia viene messo all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la correzione di un errore al piano regolatore. Nulla da eccepire, se non fosse che la questione interessa proprio una porzione di terreno con un evidente conflitto di interessi per un amministratore. Di errori simili a questo ce ne sono diversi, anche adiacenti all’area interessata, per questo motivo abbiamo chiesto, come gruppo di Fratelli d’Italia, che si faccia una valutazione di interesse generale e non specifica, rinviando il punto e predisponendo così una delibera generale che ponesse rimedio a questi errori che riguardano tanti altri cittadini. Ma c’è stata la totale chiusura da parte dell’amministrazione. L’assessorato non si è distinto per iniziative e risoluzione dei problemi relativamente alle proprie deleghe: digitalizzazione, accelerazione delle pratiche urbanistiche (ci sono cittadini che aspettano anche 10-12 mesi per una pratica urbanistica) comunità energetiche…e magari con la stessa dedizione mostrata su questa singola questione, avrebbe potuto muoversi sul resto. Amministrare la cosa pubblica per noi è molto diverso da quello a cui abbiamo assistito».

P.Pier.


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