Questo pomeriggio, ai microfoni di Radio Fm1, è intervenuto il dottor Luigi Acito, specializzato in Oncologia. Dopo 37 anni di servizio all’ospedale Murri di Fermo, da ottobre inizierà a collaborare col poliambulatorio specialistico Palmatea di Marina Palmense.
Temi dell’intervento radiofonico sono stati la prevenzione e le nuove cure contro il tumore.
«C’è stata una rivoluzione negli ultimi anni in oncologia – ha spiegato Acito – innanzitutto è cambiata la tipologia di tumori più frequenti. Nell’uomo sono quelli alla prostata, al polmone e al colon-retto. Nella donna invece al primo posto la mammella, al secondo il colon-retto e al terzo il polmone. Il fumo resta una delle cause principali del cancro anche in tipi di tumori, come quello alla mammella, che all’apparenza c’entrano poco con l’abitudine al tabagismo».
L’oncologo ha poi parlato delle nuove terapie: «La rivoluzione vera e propria c’è stata in questo campo. Mentre prima il percorso di cure era standard per tutti i pazienti, oggi ci si basa sulle caratteristiche del singolo, a seconda di diversi fattori particolari. L’obiettivo è di etichettare ogni tumore cercando di capirne le peculiarità molecolari e andando poi a selezionare la terapia specifica. Questo processo prende il nome di target-therapy ed è possibile grazie all’avvento di nuovi farmaci specializzati, come gli anticorpi monoclonali, che hanno meccanismi di azione mirati. Altri farmaci specializzati sono quelli immuno-terapici che prima venivano usati solo in casi particolari come per il melanoma e il tumore del rene ed oggi, invece, stanno registrando successi enormi in molte altre casistiche. Queste nuove terapie vengono spesso associate alla chemioterapia. L’esempio è quello degli anticorpi farmaco-coniugati. C’è stato un progresso enorme che allunga la speranza e la qualità di vita di pazienti che scoprono di avere determinate patologie».
L’oncologo Luigi Acito ha poi spiegato l’importanza della multidisciplinarietà: «Gli studi dimostrano che i pazienti che vengono seguiti da gruppi interdisciplinari hanno una prognosi migliore e una sopravvivenza più alta. Sono team formati da professionisti dedicati. Ovviamente a Palmatea non ci occuperemo solo di tumore al seno. C’è un gruppo interdisciplinare efficiente con un percorso a 360 gradi che offre la possibilità ai pazienti di essere seguiti da diversi specialisti senza dover raggiungere i più disparati ambulatori per tutti i vari esami da effettuare. Si può così apprezzare la sinergia di lavoro tra chi si occupa della diagnosi, chi opera e chi si dedica alla riabilitazione psicofisica del paziente. Avere a disposizione una squadra di lavoro completa è un punto fondamentale».
L’ultimo focus è stato sul Covid: «Per fortuna è un brutto ricordo. Leggevo l’altro giorno che in tema di ritardi, comunque, in questi anni non è andata poi così male. Siamo intorno al 10% di interventi in meno, rispetto alla media europea. Nel nostro di reparto di oncologia di Fermo, per esempio, i pazienti continuavano a venire durante il periodo pandemico. Purtroppo abbiamo registrato un blocco nelle attività di screening di circa il 30%. Bisogna sensibilizzare la popolazione ai controlli continui poiché una diagnosi preventiva è fondamentale per prendere la malattia in tempo. I pazienti oncologici, essendo immunodepressi, sono ad alto rischio di prendersi il Covid in forma grave, per questo il vaccino sarebbe molto consigliabile, se non addirittura obbligatorio». L’approfondimento sulle nuove terapie oncologiche e sull’importanza di un approccio a 360 gradi, come quello del poliambulatorio specialistico di Palmatea, è dunque fondamentale.
Per info scrivere a info@palmatea.it o contattare lo 0734 53627 o consultare il sito palmatea.it.
(spazio promo-redazionale)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati