Le Fondazioni Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana annunciano l’avvio dell’operatività di “Fond’Azioni Sicav–Raif”, veicolo lussemburghese di cui hanno assunto il ruolo di “co-promoter” e che è stato costituito e lanciato dal gruppo Banca Finnat tramite la controllata Natam Management Company.
Il veicolo nasce con l’obiettivo di soddisfare le specifiche esigenze delle Fondazioni di origine bancaria, ivi comprese quelle di dimensioni più contenute, ed ha l’aspirazione di coinvolgere nel progetto altre realtà della medesima categoria che siano interessate a conferire i loro patrimoni in Fondi costituiti ad hoc per cogliere i numerosi vantaggi di questa soluzione: dalla notevole semplificazione amministrativa alla miglior efficienza operativa e nei controlli, ai potenziali benefici fiscali.
Di questa nuova Sicav fanno per ora parte tre “comparti dedicati” nei quali le Fondazioni hanno conferito i rispettivi patrimoni: due sono dedicati agli asset della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli ed uno alla Fondazione Fabriano e Cupramontana. La gestione degli investimenti è stata delegata da Natam a Credit Suisse (Italy) e ad Eurizon Capital Sgr, tenendo conto delle indicazioni pervenute dalle Fondazioni.
Il presidente della Fondazione Carisap Mario Tassi, ha dichiarato: «Al termine di un percorso condiviso di lavoro che ha visto la realizzazione di complesse fasi di ricerca e attività, oggi possiamo ritenerci davvero soddisfatti per aver contribuito, in qualità di promoter, alla costituzione di un veicolo pensato per le Fondazioni di origine bancaria, anche di piccola e media dimensione come la nostra. Grazie alla sinergia con la Fondazione di Fabriano, ora abbiamo a disposizione uno strumento estremamente flessibile, in grado di efficientare il sistema di gestione patrimoniale e di controllo dei rischi connessi alle operazioni di mercato».
«L’adesione della Fondazione Carifac alla Fond’Azioni Sicav-Raif – ha precisato il presidente Dennis Luigi Censi – porterà vantaggi con la diversificazione e la flessibilità degli investimenti, personalizzati sulle esigenze della Fondazione, e grazie ad una loro gestione professionale. Si tratta di una scelta strategica per gestire il patrimonio in modo orientato alla salvaguardia dello stesso e nel contempo attento alla sua redditività. L’operazione realizzata è anche un esempio di virtuosa collaborazione tra le Fondazioni di origine bancaria che credono nel valore dell’unione, che crea valore, che dà sostanza ad una «vision» declinata al futuro. Infine le Fondazioni di origine bancaria operano con la diligenza del buon padre di famiglia e per la Fondazione Carifac è motivo di soddisfazione essere uno dei soci fondatori di questo strumento finanziario, funzionale alla crescita sociale del territorio in cui agisce».
Alberto Alfiero, presidente di Natam e vice direttore generale di Banca Finnat, ha aggiunto: «Per il gruppo Finnat la realizzazione di questo progetto è motivo di grande orgoglio. Da tempo siamo convinti che i comparti dedicati siano una soluzione estremamente efficiente per gli investitori istituzionali: il nostro sforzo, insieme alle due Fondazioni co-promoters che ci hanno onorato della loro fiducia, è stato quello di individuare quelle caratteristiche grazie alle quali questa nuova SICAV possa davvero soddisfare proprio le peculiari esigenze delle Fondazioni Bancarie che potranno godere di altissimi livelli di personalizzazione e della massima flessibilità, quale che sia la loro dimensione. Auspichiamo che ulteriori Fondazioni Bancarie colgano l’opportunità di avvalersi di Fond’Azioni SICAV per implementare questo modello operativo che è particolarmente solido: siamo infatti pronti a realizzare per loro nuovi comparti dedicati, che non comporteranno per esse la necessità di modificare l’asset allocation nè di cambiare i gestori di loro fiducia. A questi ultimi NATAM – la nostra SGR lussemburghese – delegherà la gestione dei portafogli facendosi al contempo carico di tutte gli adempimenti contabili e amministrativi nonché degli opportuni controlli e di tante incombenze che oggi gravano sulle strutture delle Fondazioni».
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