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Furto in tabaccheria a Lido di Fermo, la Squadra Mobile arresta due donne

LIDO DI FERMO - Il fatto era avvenuto nel luglio scorso. Il titolare era stato distratto da una delle due che aveva chiesto informazioni per l'acquisto di un paio di ciabatte, mentre l'altra aveva rubato l'incasso di 3 mila euro. Utile al fine dell'indagine la descrizione del tabaccaio e le telecamere

di redazione CF

La Polizia di Stato di Fermo ha richiesto ed ottenuto l’emissione delle misure cautelari della custodia in carcere nei confronti di due donne resesi responsabili di un furto all’interno di una tabaccheria di Lido di Fermo.

ln particolare, nel primo pomeriggio del 22 Luglio, la volante è intervenuta su richiesta del titolare di una tabaccheria di Lido di Fermo il quale era stato derubato dell’incasso, oltre 3.000,00 circa in contanti, somma di denaro che custodiva in un cassetto dell’attività commerciale. La vittima ha spiegato ai poliziotti cosa era accaduto durante la giornata e ha aggiunto di aver notato il “particolare” atteggiamento di due clienti le quali sono entrate ed uscite dalla tabaccheria per ben due volte. Durante il primo accesso le due donne hanno chiesto informazioni mostrandosi interessate all’acquisto di un paio di ciabatte da mare dopodichè se ne sono andate. Durante il secondo ingresso, invece, una delle due chiedeva di cambiare una banconota da 5 euro mentre l’altra lo ha distratto facendosi consegnare le ciabatte che avevano visto in precedenza e che si trovavano nel locale attiguo alla tabaccheria.

Così facendo, le donne hanno distolto l’attenzione dell’uomo dalla cassa poiché quest’ultimo si era spostato nel locale attiguo alla tabaccheria dove, appunto erano esposte le ciabatte. In quel frangente, la donna che era rimasta nella tabaccheria, si era appropriata dei 3 mila euro in contanti nonché altri soldi della cassa, poi sono salite a bordo di una macchina colore scuro.

Immediatamente intervenuta la Squadra Mobile sul posto e ha verificato che la tabaccheria era sprovvista di sistema di video-sorveglianza ma ha acquisito le immagini registrate delle numerose telecamere poste lungo le vie limitrofe e sulla scorta delle indicazioni fornite dalla vittima ossia, delle descrizioni delle due donne “sospettate”, degli orari evento ha riscontrato la presenza di due donne perfettamente corrispondenti con la descrizione fornita dalla P.O., riuscendo anche ad individuare il veicolo che avevano in uso.

Considerata la corrispondenza delle due donne alle descrizioni fornite dalla vittima, lo stesso è stato sottoposto ad individuazione fotografica che ha restituito esito positivo. In ragione dei gravi elementi di colpevolezza a carico delle due donne, l’Autorità giudiziaria ha emesso una ordinanza di misura cautelare nei confronti delle due donne dimoranti in provincia di Rimini e provincia di Bergamo.

La Squadra Mobile di Fermo, avvalendosi del prezioso contributo delle Squadre Mobili di Rimini e di Bergamo, nella giornata di venerdì scorso ha eseguito le due misure cautelari rintracciando le due donne presso le loro abitazioni. Le predette, entrambe venticinquenni, sono già note alle Forze di Polizia per i loro numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

La donna rintracciata a Bergamo, infatti, al momento del rintraccio era già sottoposta alla noisura cautelare degli arresti domiciliari per una rapina con lesioni, commessa successivamente al furto in tabaccheria, nella provincia di Rimini. L’altra, invece, al momento del rintraccio ha attestato il suo stato di gravidanza pertanto non è stato possibile associarla ad una struttura detentiva ma è stata sottoposta ad una misura cautelare più attenuata: obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.


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