Tenna, captazione idrica all’Europarlamento. Camilla Laureti (Pd): «Rispetta i principi di sostenibilità ambientale?»

Camilla Laureti (fonte Facebook)

di Alessandro Luzi

Era stata annunciata su Cronache Fermane e alla fine è arrivata. Il 3 ottobre è stata presentata al parlamento europeo l’interrogazione avanzata dall’europarlamentare dem, Camilla Laureti, riguardo l’impianto di captazione idrica sul Tenna. Di fatto gli interrogativi posti sul banco della Commissione sono due. In primis il Pd chiede di verificare la pertinenza del progetto ai principi di sostenibilità ambientale Dnsh previsti dal Pnrr. Qualora non dovessero essere rispettati, vogliono capire come l’Europa intende fermare l’iter.

Intanto la Ciip non ha nessuna intenzione di battere ritirata. Anzi, proprio a ottobre, salvo imprevisti tecnici, partiranno i lavori e andranno spediti proprio per non perdere il finanziamento del Pnrr. Infatti l’opera dovrà essere pronta entro dicembre 2025. Nel documento presentato alla Commissione europea si legge: «Il progetto, presentato dalla Ciip Spa, che prevede una presa idropotabile da 200 litri al secondo, è stato autocertificato quale sostenibile dalla medesima società senza un’approfondita valutazione dell’impatto ambientale. Alcune associazioni hanno lamentato la presenza di anomalie durante le fasi dell’iter autorizzativo, procedurale e amministrativo, nonché nella valutazione. Tali associazioni considerano il progetto non ecosostenibile in quanto non terrebbe conto della presenza di specie animali protette nel corso d’acqua e della sua vicinanza con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, incluse le sue zone Sic e Zps. Inoltre, il progetto prevedrebbe che sia rilasciato nel fiume lo scarico del nuovo depuratore del comune di Montefortino e non contemplerebbe la presenza di una vecchia discarica comunale, mai messa in sicurezza, a circa 800 metri a monte dell’opera». E allora gli interrogativi: «La Commissione ritiene che tale progetto si ponga in contrasto con i principi di sostenibilità ambientale Dnsh previsti dal Pnrr, nonché con le normative a tutela ambientale, delle specie protette e della salute pubblica? Se sì, quali azioni intende intraprendere per fermare l’attuazione di tale progetto?». Soddisfatto il segretario della Federazione di Fermo del Pd, Luca Piermartiri: «Siamo riusciti a far arrivare la questione della captazione idrica in Europa grazie alla collaborazione con le associazioni ambientaliste del territorio e il comitato a difesa del Tenna».

Intanto, sempre il 3 ottobre, il tema è approdato anche sui banchi del governo italiano con l’interrogazione dell’onorevole Francesco Verducci. Un documento siglato a quattro mani, insieme al presidente dell’assemblea provinciale Pd di Fermo, Giuseppe Pochini. Secondo il senatore dem e Pochini «la quantità di prelievo prevista mette a rischio l’intero ecosistema del fiume, con ripercussioni non solo ambientali ma anche per le attività economiche della valle, in particolare le attività agricole legate ai sistemi irrigui. Non c’è stato alcun coinvolgimento della popolazione. Il Governo e la Regione Marche devono assicurare che il progetto di captazione ed il connesso iter autorizzativo siano conformi alla normativa nazionale ed europea».

La questione è stata discussa a tutti i livelli. Infatti a giugno era già finita in Regione con l’interrogazione del consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti. Ora la risposta della Commissione Europea diventa decisiva. Certo è che il bando è stato approvato con il tacito assenzo dei Comuni interessati dall’impianto di captazione. Intanto la battaglia dei dem non si esaurisce qui. Infatti a stretto giro si attende una conferenza stampa del Pd provinciale, con la partecipazione dell’onorevole Camilla Laureti, da cui dovrebbero emergere ulteriori sviluppi.