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Osteoporosi, artriti e fibromialgia al centro di “Rheumatology in the elderly”. Scendoni: «Presentiamo le novità della ricerca» (Videointervista)

FERMO - Ieri pomeriggio il dottor Pietro Scendoni, responsabile dell’Unità operativa Recupero Funzionale Reumatologia Inrca di Fermo, a Radio Fm1: «Quest’anno, insieme a una serie di specialisti, abbiamo messo in piedi una strategia per evitare le complicanze dell'osteoporosi. Abbiamo stilato un documento, già presentato in Regione, che sarà attivo entro la fine dell’anno, e si tratta del primo piano diagnostico terapeutico per l’osteoporosi. Proprio in questo convegno lo illustreremo nel dettaglio».
Ai microfoni di Radio Fm1 il reumatologo dott. Pietro Scendoni

Nell’ambito medico e, più precisamente, nell’ambito di tutte quelle patologie caratterizzate dall’infiammazione di articolazioni, legamenti, tendini, ossa e muscoli, quello che si terrà sabato 14 ottobre a Fermo, all’Hotel Royal, è un appuntamento imperdibile.

L’incontro, intitolato “Rheumatology in the elderly”, sarà l’occasione per discutere di una serie di questioni e di nuove frontiere di ricerca in ambito reumatologico. Il responsabile dell’Unità operativa Recupero Funzionale Reumatologia Inrca di Fermo, il dottor Pietro Scendoni, che è anche responsabile scientifico dell’appuntamento, ha spiegato ad Alessandro Luzi ai microfoni di Radio Fm1, quali saranno i principali argomenti trattati.

«Come istituto che si interessa di medicina a carattere scientifico – ha spiegato il reumatologo – abbiamo organizzato il convegno per fare il punto sulle nuove tipologie di cure e sulle nuove frontiere della ricerca medica».

Un’attenzione particolare, come emerso dal discorso, verrà dedicata all’osteoporosi, ovvero quella patologia che colpisce lo scheletro aumentando la fragilità delle ossa e la loro predisposizione a fratture. «Siamo molto impegnati su questo fronte – ha dichiarato Scendoni – La fragilità dovuta ad osteoporosi può portare, in questi casi, a fratture delle ossa femorali o vertebrali. È qualcosa che solitamente si manifesta tra i settanta e gli ottant’anni di età, ma che inizia in età pediatrica. Proprio per questo la prevenzione deve iniziare molto presto. Gli stessi pediatri sono sempre più consapevoli di ciò».

Del resto, questa patologia ci interessa da vicino dato che, come è stato sottolineato, si registrano numerosi casi nella nostra regione. Per le complicanze da osteoporosi, nelle Marche, superiamo la media nazionale per mille abitanti. In questo sicuramente la nostra età media più alta gioca un ruolo importante.

Tuttavia, la ricerca sembra offrire delle soluzioni. «Quest’anno, insieme a una serie di specialisti – ha proseguito Scendoni – abbiamo messo in piedi una strategia per evitare le complicanze di questa malattia nell’anzianità. Abbiamo stilato un documento, già presentato in Regione, che sarà attivo entro la fine dell’anno, e si tratta del primo piano diagnostico terapeutico per l’osteoporosi. Proprio in questo convegno lo illustreremo nel dettaglio».

A questo, poi, si aggiunge il progetto Fior di Loto, unico in tutta Italia e condotto all’Inrca di Fermo, per il quale «presenteremo un nuovo metodo diagnostico, molto più efficace rispetto agli altri più diffusi proprio perché di gran lunga migliore nel predire quale è il tipo di paziente più predisposto alle fratture ossee. Questo ci permette, conseguentemente, di valutare anche l’efficacia dei farmaci somministrati».

Si parlerà anche, come spiegato, nella seconda e terza sessione della giornata, di altre malattie importanti come l’artrite reumatoide, una patologia cronica sistemica che colpisce tutte le articolazioni e si manifesta nelle donne soprattutto tra i 40 e 50 anni di età, e l’artrite psoriasica, un disturbo infiammatorio a carico delle articolazioni che si manifesta in soggetti affetti da psoriasi.

A queste due si aggiunge, infine, la fibromialgia. Una malattia difficile da diagnosticare con la quale «il reumatologo si imbatte tutti i giorni – ha affermato Scendoni – Purtroppo però il nostro sistema sanitario nazionale non è materialmente pronto ad accogliere al meglio i pazienti affetti da questa patologia».

(spazio promo-redazionale)


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