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“Rheumatology in the elderly”, il punto su osteoporosi, artriti e fibriomialgia. Scendoni: «Nuovo metodo diagnostico» (Videointervista)

FERMO - Questa mattina all'hotel Royal di Casabianca di Fermo l'appuntamento medico scientifico il cui relatore è stato il responsabile dell’Unità operativa Recupero Funzionale Reumatologia Inrca di Fermo, il dottor Pietro Scendoni. Tra i presenti al convegno anche la presidente dell'ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Fermo, Anna Maria Calcagni
“Rheumatology in the elderly”. L'intervento del dott. Pietro Scendoni

Pietro Scendoni

di Maikol Di Stefano (foto e video Simone Corazza)

Si è tenuto stamane l’incontro, intitolato “Rheumatology in the elderly” presso l’hotel Royal di Lido di Fermo. Un appuntamento medico scientifico il cui relatore è stato il responsabile dell’Unità operativa Recupero Funzionale Reumatologia Inrca di Fermo, il dottor Pietro Scendoni. Tra i presenti al convegno anche la presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Fermo, Anna Maria Calcagni.

«Oggi siamo qui per vivere un aggiornamento che facciamo sullo stato dell’arte delle malattie reumatiche. Parliamo di osteoporosi e delle nuove acquisizioni sulla diagnosi e sulla terapia. Tutte informazioni utili da riportare poi sul territorio. Siamo qui poi per trattare un argomento come quello delle artriti e per approfondire le ultime informazioni acquisite sull’approccio terapeutico, ma soprattutto trattiamo una malattia poco conosciuta come la fibromialgia che ha ancora bisogno, per essere affrontata, di organizzazione sotto il punto di vista sanitario».

Un’attenzione particolare, come emerso dal confronto sanitario, verrà dedicata all’osteoporosi, ovvero quella patologia che colpisce lo scheletro aumentando la fragilità delle ossa e la loro predisposizione a fratture. Del resto, questa patologia ci interessa da vicino dato che, come è stato sottolineato durante il “Rheumatology in the elderly”, si registrano numerosi casi nella nostra regione. Per le complicanze da osteoporosi, nelle Marche, superiamo la media nazionale per mille abitanti. Da questo punto di vista sicuramente la nostra età media più alta gioca un ruolo importante. A spiegarlo nel corso del suo intervento è sempre il dottor Scendoni. «Riportiamo dei numeri perché proprio per quest’occasione abbiamo fatto un’indagine regionale. Noi abbiamo al momento tra le 230 e le 300 fratture di femore all’anno. Questo dato certo ci dice che ogni giorno a causa dell’osteoporosi c’è almeno una frattura di femore e queste nel 90% dei casi portano a disabilità. Inoltre qualche volta anche a morte conseguente al decorso post rottura. Allora crediamo sia il caso di approcciare, forse in maniera diversa, questa situazione rispetto a quanto stiamo facendo oggi. L’età evolutiva sta aumentando sempre di più, stiamo arrivando ad avere centenari in maniera molto più costante e non più occasionalmente. Avremo bisogno, dicevo, di un nuovo approccio a questa malattia».

A ciò, poi, si aggiunge il progetto Fior di Loto, unico in tutta Italia e condotto all’Inrca di Fermo, per il quale «presentiamo un nuovo metodo diagnostico, molto più efficace rispetto agli altri più diffusi proprio perché di gran lunga migliore nel predire quale è il tipo di paziente più predisposto alle fratture ossee – conclude Pietro Scendoni – Questo ci permette, conseguentemente, di valutare anche l’efficacia dei farmaci somministrati».

Anna Maria Calcagni


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