di Sandro Renzi
Il tam tam sui social, poi quello sulle chat dei genitori. Telefoni roventi ieri tra Fermo e Porto San Giorgio dove in pochi minuti si è diffuso l’allarme per un gruppo creato su una nota app di messaggistica con contenuti che, a detta dei genitori che lo hanno potuto visionare, spazierebbero dal sadomaso al pedopornografico.
«È stato mio figlio minorenne a raccontare cosa era successo – racconta un genitore a Cronache Fermane – si è trovato iscritto a quel gruppo insieme ad altri 800 ragazzi e ragazze. Ho potuto controllare alcuni contenuti e posso confermare che si tratta di una chat pericolosa. Mio figlio ha capito la gravità della cosa e si è subito cancellato».
È solo uno dei tanti genitori che hanno dovuto prendere in mano il telefono dei figli nella giornata di ieri e accertare se fossero stati inseriti a loro insaputa in quel gruppo. Sulla rete sono comparsi appelli a fare squadra per diffondere l’allarme ed invitare i genitori a fare in modo che i loro figli abbandonino subito la chat. Tanto più che, stando alle informazioni raccolte, sarebbe stata già effettuata una denuncia alla polizia postale. Finiti nel gruppo soprattutto studenti delle scuole medie e superiori sia del capoluogo che della città rivierasca. La stragrande maggioranza di loro inconsapevole di ciò che circolava nella chat.
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