Successo per ”Tipicità e Archeologia”, l’evento che riscopre la storia e la tradizione

Un’ondata di entusiasmo e una numerosa partecipazione hanno caratterizzato l’annuale manifestazione “Tipicità e Archeologia” che si è svolta nel borgo di Monte Rinaldo. Questo evento ha permesso ai visitatori di immergersi in una dimensione magica, nell’atmosfera del borgo storico e della suggestiva area archeologica “La Cuma”.

Il primo appuntamento, “Calici di Tipicità”, organizzato da Tu.Ris.Marche in collaborazione con AIS Marche, ha attirato numerosi appassionati del vino. Questi hanno avuto l’opportunità di scoprire e degustare i vini provenienti dalle cantine partecipanti, tra cui Casa Vinicola Geminiani, Cantina Di Ruscio, Le Vigne di Franca, Rio Maggio, Cantina Valdaso, Az. Agricola Montorso, Terra Fageto, La Pila, Conti Maria, Bastianelli e Sgaly.

La domenica non è stata da meno, con uno spettacolo inedito intitolato “Fate Caprine e Cavalieri Erranti – Miti e leggende dei Monti Sibillini,” scritto e interpretato in modo magistrale da Cesare Catà, che ha catturato l’attenzione di un vasto pubblico, giovani ed adulti.

Numerosi gli stand gastronomici dislocati in un centro storico allestito con cura in ogni minimo dettaglio. I visitatori hanno potuto deliziarsi con una varietà di piatti tipici preparati con dalla Pro Loco “La Cuma”. Il borgo è stato animato da numerose iniziative, tra cui una coinvolgente caccia al tesoro e un divertente spettacolo di saltarello eseguito dai Mazzamurelli dei Monti Sibillini. Per gli amanti della storia e dell’archeologia, il weekend ha offerto l’opportunità di visitare l’area archeologica “La Cuma” e il “Museo Civico Archeologico”, arricchendo così l’esperienza dei visitatori.

Ad aprire le attività della 22esima edizione di “Tipicità e Archeologia”, giovedì 12 si è tenuta la consuetudinaria conferenza presso il Palazzo Comunale di Monte Rinaldo, dove insieme all’Accademia Britannica di Archeologia,  si è discusso in merito alle importanti scoperte effettuate durante le ultime campagne di scavo presso l’area archeologica “La Cuma,” aprendo nuovi orizzonti di ricerca e valorizzazione del sito.